
Sinistra e Ambiente insorge: nella convenzione biennale non c’è il finanziamento per i monitoraggi analitici e la manutenzione delle vasche della diossina nel bosco delle Querce di Meda e Seveso. Un passaggio formale che ogni due anni assegna le risorse regionali per la gestione, il mantenimento e l’utilizzo di questa area naturale, ricostruita dall’intervento umano dopo il disastro dell’Icmesa di Meda, che contaminò di diossina TCDD molte superfici di Meda, Seveso, Barlassina, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio.
Per il biennio 2021-2022 sono previsti 120.000 euro a favore del Comune di Seveso per la gestione e l’apertura del Parco Naturale del Bosco delle Querce e 160.000 euro all’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF) per la gestione e manutenzione del verde.
"Questa volta, rispetto agli anni passati, nel testo della convenzione, che dovrà successivamente passare per approvazione nei Consigli comunali di Meda e Seveso, manca però una parte - spiega il gruppo di Alberto Colombo - . Quella relativa alle due vasche di Meda e di Seveso dove sono sepolti i materiali pesantemente contaminati dalla diossina TCDD e dove in precedenza veniva affidato al Comune di Seveso, con uno stanziamento dedicato di 30.000 euro, il monitoraggio ambientale con analisi chimiche sul percolato e sulla falda e la manutenzioni. Nella DGR, nelle considerazioni, si rimanda la gestione delle due vasche e del deposito di Cesano Maderno a generiche successive determinazioni della competente Direzione Generale Ambiente e Clima. Perché questo finanziamento è stato eliminato dalla DGR e dalla Convenzione? Perché il Comune di Seveso non è più incaricato delle attività di controllo sulle due vasche? Chi eseguirà ora questa preziosa attività? Tutte domande ancora in attesa di chiarimenti".
Son.Ron.