A.S.
Cronaca

Chiusa da 7 anni all’autodromo: il Parco di Monza riavrà la sua piscina olimpionica

La Regione ha messo a disposizione 2 milioni, servono altri 800mila euro

La piscina per anni è stata un’oasi per i brianzoli in fuga dalla calura estiva

La piscina per anni è stata un’oasi per i brianzoli in fuga dalla calura estiva

Il Parco di Monza riavrà la sua piscina olimpionica. Resta solo da capire quando. Il sindaco di Monza Paolo Pilotto in Consiglio comunale, in risposta ad un’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Arbizzoni, ha chiarito bene situazione e prospettiva per l’importante impianto sportivo, fermo da 7 anni.

"Per la riqualificazione della piscina Regione Lombardia, a fine 2020, ha approvato un contributo di 2 milioni di euro con un emendamento al bilancio regionale – chiarisce subito il sindaco – risorse che ci sono ma che non bastano per coprire l’intera spesa dell’intervento. Dal Piano di fattibilità tecnica ed economica redatto dal Consorzio Villa Reale e Parco, l’investimento complessivo è stato stimato tra i 2,7 e i 2,8 milioni di euro, per cui mancherebbero all’appello circa 700-800mila euro. Le risorse in realtà ci sarebbero, in quanto l’intervento sulla piscina è previsto nella fase 1 del Masterplan (il piano di sviluppo decennale del Parco di Monza approvato l’anno scorso, ndr), attualmente in corso, con cui si è valutato di poter destinare una cifra tale proprio per la piscina".

"Quello che ancora si deve raggiungere, che è un passaggio fondamentale – continua nella spiegazione il primo cittadino – è l’accordo tra Consorzio, Regione e Sias sui lavori. L’impianto attualmente infatti fa parte di Autodromo, ed è quindi in concessione a Sias da qualche anno, fatto che prima non c’era. Il nostro orientamento come Consorzio è quello di intervenire, ma trovare un accordo tra tutte le parti è ora il prerequisito fondamentale".

Quanto espresso dal sindaco rappresenta un aggiornamento rispetto a ciò che era in progetto fino a un paio di anni fa, quando l’obiettivo di Consorzio era riprendere in gestione diretta la piscina olimpionica. Ora invece si punta all’accordo con Sias - che gestisce l’area dell’impianto in sub-affitto da Aci (sua società madre) - per cui non è da escludere che possa essere la società stessa a provvedere ai lavori. Bisogna prima mettere in ordine un po’ di tasselli del complicato quadro in cui è inserita la vasca all’aperto vicina all’ingresso di Santa Maria delle Selve, e trovare un punto di incontro tra le parti anche per il suo futuro utilizzo.

La piscina olimpionica è composta da una vasca da 50 metri che ha due corsie centrali riservate al nuoto in corsia, e una zona con acqua alta mezzo metro per chi è meno abile nel nuoto, più una vasca ad uso esclusivo dei bambini. In tempi più recenti è stata arredata da uno scivolo e un trampolino alto 3 metri, molto apprezzati dai fruitori per funzionalità e comodità. Per anni, nel periodo estivo, ha rappresentato un’oasi dove trovare refrigerio nelle calde giornate tra giugno e settembre, e godere di qualche ora di relax.

Lo scenario naturale che la rende attorniata da folta vegetazione e da alberi sotto cui si trovano i tavolini ad uso libero, l’ampio prato ad uso sportivo e il campetto da beach volley, l’hanno resa un luogo esclusivo su tutta l’area nord di Milano. Riaprirla potrebbe andare nel segno di una maggiore valorizzazione degli spazi dell’Autodromo, oggi poco utilizzati al di fuori delle manifestazioni sportive.