ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Città a passo d’uomo. Più bici, meno auto. Ecco la mini Area C e le prime Zone 30

Approvato il piano che ridisegna le modalità di spostamento “Sfratto“ ai mezzi inquinanti, traffico lento a Triante e nel rione Libertà sarà allargata la Ztl e nei quartieri aumenteranno le strisce blu.

Città a passo d’uomo. Più bici, meno auto. Ecco la mini Area C e le prime Zone 30

Le zone a velocità ridotta per ridurre gli incidenti e tutelare pedoni e ciclisti

Dopo sette sedute, il Consiglio comunale di Monza giovedì notte ha approvato il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile che la Giunta ha deliberato ad aprile e che nelle scorse settimane è passato al vaglio dei ben 148 emendamenti presentati dalle minoranze, di cui 108 dal centrodestra. Ora il futuro della mobilità monzese è ufficialmente tracciato. "Nuove piste ciclabili, zone 30, interventi di riduzione del traffico del centro e sugli accessi alla città, lavoro con agenzia Tpl per il potenziamento del trasporto pubblico" sono le prime misure che vengono in mente al sindaco Paolo Pilotto su cui lavorare nell’immediato futuro. "A breve si realizzerà la ciclabile su viale Sicilia, dopo aver fatto il tratto di raccordo tra via Correggio e viale Sicilia lungo 70 metri - anticipa -, resta da realizzare tutto il tratto compreso tra via Correggio e viale Stucchi, con un’opera realizzata ex novo, comprensiva di ciclabile e marciapiede, dove ora c’è invece strada sterrata. Poi tra qualche mese saranno attive le prime zone 30 a Libertà nord e a Triante, che hanno avuto un costo di 200mila euro l’una e vanno nell’ottica di una calmierazione del traffico e un miglioramento della sicurezza". Interventi concreti e vicini temporalmente che servono a dare la misura di ciò che determinerà questo Pums, su cui il sindaco ha molto le idee chiare essendosene occupato personalmente in questi 40 giorni in cui ha sostituito la destituita ex assessora Giada Turato, a cui subentrerà lunedì la neo-assessora Irene Zappalà, nelle deleghe di Mobilità, Viabilità e Trasporti.

Il piano prevede una sorta di area C per le auto più inquinanti, il raddoppio della zona a traffico limitato, l’allargamento delle zone 30 progressivamente alla maggior parte del territorio abitato cittadino, la sostituzione dei vecchi bus con pullman elettrici, e una rete di piste ciclabili sempre più fitta e interconnessa, fino a rappresentare un reticolato omogeneo. Temi su cui la minoranza ha sollevato parecchie critiche e scetticismi, e che ha provato a modificare in modo radicale co un cospicuo numero di emendamenti. Di questi nessuna sostanzialmente è andato in porto, se non nella misura di alcune importanti integrazioni e di alcuni passaggi in cui si è chiesta e ottenuta maggiore chiarezza su ciò che propone il documento. "Ho apprezzato le loro osservazioni e integrazioni in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche per i disabili - commenta il sindaco -, ma in linea generale il dibattito consiliare ha avuto un eccesso di animosità che ha impedito di concentrarsi sui contenuti".

La minoranza si è opposta soprattutto all’allargamento della Ztl senza aver garantito prima il potenziamento del trasporto pubblico, all’ampliamento della sosta a pagamento nei quartieri, al divieto ai fornitori di approvvigionare direttamente gli esercizi commerciali, e all’introduzione del limite di velocità a 10 chilometri orari in alcune strade. L’ottica che muove tutto questo, da parte della maggioranza, è quella di rendere la mobilità più sostenibile, ridurre il numero di veicoli privati in circolazione e quindi l’inquinamento atmosferico, abbattere l’incidentalità e tutelare gli utenti più deboli tra cui ciclisti e pedoni. Una rivoluzione che per essere attuata, vedrà "il Pums come un corpo in movimento, che prevede l’ascolto dei cittadini e dei loro bisogni", assicura il sindaco.