STEFANIA TOTARO
Cronaca

Coltelli sotto lo stesso tetto. Dalla bella coppia ai cognati in lite. I casi arrivano in Tribunale

Il 2025 farà luce sull’omicidio di Marco Magagna a Bovisio e sull’agguato familiare nel parcheggio a Nova. Alla sbarra anche gli episodi di mala-amministrazione pubblica e la discarica abusiva di rifiuti di Asfalti Brianza.

Il 2025 farà luce sull’omicidio di Marco Magagna a Bovisio e sull’agguato familiare nel parcheggio a Nova. Alla sbarra anche gli episodi di mala-amministrazione pubblica e la discarica abusiva di rifiuti di Asfalti Brianza.

Il 2025 farà luce sull’omicidio di Marco Magagna a Bovisio e sull’agguato familiare nel parcheggio a Nova. Alla sbarra anche gli episodi di mala-amministrazione pubblica e la discarica abusiva di rifiuti di Asfalti Brianza.

L’omicidio del compagno ritenuto violento con una coltellata al cuore a Bovisio Masciago (in foto il palazzo), l’assassinio della cognata intervenuta a difendere la figlia a Nova Milanese, i due centauri morti investiti da un suv in viale Brianza a Monza, i presunti maltrattamenti alle Farfalle della ginnastica ritmica e i casi di mala-amministrazione pubblica, la discarica abusiva di rifiuti della Asfalti Brianza a Concorezzo e la mega truffa ai risparmiatori dell’ex direttore dell’ufficio postale di Cesano Maderno.

Il 2025 vedrà i magistrati della Procura e del Tribunale di Monza impegnati a concludere inchieste e processi per vicende che stanno tenendo banco sulle cronache e nell’opinione pubblica. L’ultimo in ordine cronologico è quello di Stella Boggio, la 33enne arrestata per avere ucciso nella sua mansarda a Bovisio Masciago il compagno 39enne Marco Magagna e che recentemente ha ottenuto gli arresti domiciliari a casa dei genitori dal gip del Tribunale di Monza per "eccesso colposo in legittima difesa". Un percorso già segnato attende invece Giuseppe Caputo, che lo scorso ottobre sotto casa a Nova Milanese ha ucciso a coltellate per dissidi condominiali la cognata Giovanna Chinnici, 63 anni, intervenuta in difesa della figlia.

Si è invece in attesa degli esiti della perizia disposta dalla Procura di Monza sulla dinamica dell’incidente stradale che lo scorso luglio è costato la vita a due centauri, Fabio Castelli e Manuel Montella, finiti contro un suv che stava attraversando viale Brianza a Monza. Sul tavolo del gip monzese la vicenda delle ex atlete della Nazionale di ginnastica ritmica che hanno denunciato abusi psicologici da parte dell’allenatrice Emanuela Maccarani e della vice Olga Tishina. La Procura di Monza ha chiesto l’archiviazione, ma Anna Basta si è opposta rivolgendosi al Tribunale monzese cui ora spetta la decisione.

Sono in corso al Tribunale i procedimenti penali per diversi presunti casi di presunta corruzione, come quella urbanistica al Comune di Usmate Velate che gira intorno all’ex responsabile dell’ufficio tecnico Antonio Colombo e ad alcuni imprenditori, o quella dell’ex vigile del fuoco del Comando provinciale monzese Enrico Vergani, che vuole patteggiare la pena di 4 anni e mezzo, o ancora la presunta turbativa d’asta sulla fusione tra A2A e Aeb a Seregno e infine il dibattimento sulla presunta “Seregnopoli bis“, che vede imputato di corruzione urbanistica l’ex sindaco Edoardo Mazza, uscito con assoluzione e prescrizione dal primo filone dell’inchiesta.

Il 31 gennaio è prevista la sentenza per la montagna di rifiuti non smaltiti del bitumificio di Concorezzo Asfalti Brianza che, con i suoi odori nauseabondi, ha tenuto sotto scacco la popolazione delle cittadine vicine causando malori.

Appena aperta invece in udienza preliminare la vicenda dell’ex direttore dell’ufficio postale di Cesano Maderno, Pietro Chiarelli, imputato di peculato e truffa aggravata per avere sottratto ad ignari risparmiatori, soprattutto anziani, oltre 430mila euro. L’uomo era scappato a Capo Verde e al suo rientro era stato arrestato dai carabinieri.