GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Come in un disaster movie. Esplosioni, crolli e dispersi in acqua: "Così ci prepariamo al peggio"

La gara regionale di primo soccorso con le squadre dei comitati lombardi della Croce Rossa. In varie zone della città creati sette scenari di maxi emergenze con comparse e veri volontari.

La gara regionale di primo soccorso con le squadre dei comitati lombardi della Croce Rossa. In varie zone della città creati sette scenari di maxi emergenze con comparse e veri volontari.

La gara regionale di primo soccorso con le squadre dei comitati lombardi della Croce Rossa. In varie zone della città creati sette scenari di maxi emergenze con comparse e veri volontari.

Nella quotidianità c’è la massima collaborazione per salvare vite umane. Ieri, però, i gruppi di Croce Rossa si sono sfidati: in città si è svolta la gara regionale di primo soccorso. Tappa fondamentale per accedere alla prova nazionale, dove lo scorso anno aveva trionfato la Lombardia. Una competizione che di sicuro è qualcosa di diverso dal solito per i volontari ma che, allo stesso tempo, serve per testarne le capacità. In questa occasione si mettono alla prova, sotto lo sguardo dei giudici, con un tempo davvero limitato a disposizione per ogni intervento. Gli organizzatori (il Comitato regionale Lombardia della Croce Rossa) avevano infatti allestito sette scenari diversi, sconosciuti ai partecipanti fino all’ultimo minuto, per dare prova dell’abilità. Per ognuna di queste prove i singoli gruppi avevano a disposizione 9 minuti. Sette in tutto le squadre in gara, provenienti da diverse zone della Lombardia. Oltre ai padroni di casa, di Nova Milanese, c’erano le squadre di Cinisello Balsamo (Milano), Colico (Lecco), Como, Crema (Cremona), Monza e il gruppo di Lomazzo (Como), grande favorito della vigilia in virtù dei successi già messi in bacheca nelle precedenti edizioni e delle volte in cui è finito sul podio. Presente come ospite, per un simbolico passaggio di consegne, il gruppo di Legnano (Milano) che ha vinto nel 2023. Ogni volta si riparte da zero. Le prove cambiano di anno in anno. Vengono riprodotti scenari realistici, in diversi punti della città, anche con elementi di disturbo che intralciano il lavoro dei volontari durante le emergenze (per esempio i cittadini spaventati).

Lo scenario numero 1 era costituito da persone con diversi traumi da un meccanico. Il numero 2 prevedeva il soccorso di persone ferite in biblioteca. Più complicato lo scenario numero 3: una maxi emergenza in una sala da ballo a causa del crollo del tetto e di un incendio per un totale di 22 feriti da ricercare, valutare per assegnare il codice di gravità, possibilmente anche soccorrere. Lo scenario numero 4 era meno operativo, ma importante: domande sul diritto internazionale umanitario e sulle campagne di sensibilizzazione della Croce Rossa. Il numero 5 era il soccorso in acqua per persone cadute a causa di un crollo. Il 6 era costituito dal supporto psicologico dato ai genitori di bambini bloccati nell’oratorio, mentre il 7 prevedeva l’esplosione nella scuola d’arte, con persone ustionate e ferite. Ogni prova era da affrontare nel tempo massimo di 9 minuti. Non è tuttavia il solo cronometro a decretare il vincitore. I partecipanti erano severamente giudicati anche in base ad altri parametri: la capacità di intervenire in sicurezza, con competenza, con le corrette manovre operative previste dal protocollo. E alla fine, ha vinto il gruppo di Lomazzo.