
I carabinieri di Seregno
Carate Brianza (Monza), 18 marzo 2017 - Un commercialista arrestato per un tentativo di estorsione, attuato con le minacce di alcuni personaggi calabresi e con una bomba carta gettata nella casa della vittima. Le manette sono scattate per I.M. cinquantatreenne residente a Besana Brianza e titolare di uno studio di commercialista a Carate Brianza. L'uomo è stato condotto nel carcere di Monza dai carabinieri della Compagnia di Seregno su ordine di custodia cautelare chiesto dalla Procura di Monza e firmato da un giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, mentre a piede libero per la stessa accusa è indagata una socia in affari del commercialista. La vicenda contestata, che appare ancora dai contorni poco chiari, ha avuto l'epilogo nel reato di tentata estorsione tra i mesi di gennaio e febbraio scorsi.
Precedentemente, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il commercialista e la sua socia avevano fatto da mediatori per mettere in contatto alcune clienti e un broker di Pieve Emanuele specializzato in investimenti milionari in opere di pubblica utilità. Per la loro opera di mediazione, i due avrebbero dovuto avere 300 mila euro. Soldi che, invece, sembra non siano stati loro mai versati. Per questo motivo, lo scorso gennaio, il commercialista e la sua socia avrebbero attirato il broker con la scusa di un nuovo contatto con investitori nello studio di Carate Brianza dove, ad un certo punto della discussione per ottenere la loro parte, nell'ufficio sarebbero apparsi due personaggi con accento calabrese, che avrebbero minacciato il broker. "Sappiamo che tuo figlio ha un figlio" - sarebbe stata una delle frasi pronunciate dai due sconosciuti per intimorire la vittima di estorsione. Poi dalle minacce sarebbero passati ai fatti. Circa un mese dopo il colloquio nello studio del commercialista, una bomba carta è stata gettata da ignoti all'interno dell'abitazione di Pieve Emanuele della vittima che, a quel punto, ha deciso di presentare denuncia. Ieri il commercialista è stato sottoposto in carcere all'interrogatorio di garanzia da parte del gip in presenza del difensore.