GABRIELE BASSANI
Cronaca

Compatti i sindaci della tratta B2 in difesa dei forzati dell’auto: "Preoccupati per le ricadute sociali"

I sindaci di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, i cui territori sono attraversati dalla...

I sindaci di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, i cui territori sono attraversati dalla...

I sindaci di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, i cui territori sono attraversati dalla...

I sindaci di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, i cui territori sono attraversati dalla Milano-Meda, sono compatti nella posizione di contrarietà al pedaggiamento e chiedono "di arrivare ad una soluzione che preveda la gratuità del transito o, quantomeno, condizioni di agevolazione per i residenti dei nostri territori".

Nel documento che porta la firma trasversale dei sindaci del territorio si esprime "preoccupazione per le ricadute economiche e sociali del pedaggiamento, in particolare sui pendolari dei loro Comuni che percorreranno la futura Pedemontana verso Milano. Per questo, intendono mettere in campo ogni iniziativa utile ad escludere i residenti dal pagamento del pedaggio o, in alternativa, ad ottenere sconti significativi per l’utilizzo dell’infrastruttura". Per Andrea Monti, sindaco di Lazzate (dove non passa l’attuale Milano-Meda, ma già passa la Pedemontana) la compattezza dei sindaci è fondamentale ma "occorre proporre soluzioni praticabili. Io capisco benissimo le esigenze della politica, dei partiti e delle opposizioni in Regione, credo però che continuare su questa strada di voler dividere il fronte sia sbagliato". Per Monti sarebbe più efficace puntare sull’applicazione di forti sconti per gli utilizzatori abituali, come già avviene per le tangenziali di Varese e Como, di Pedemontana.

"È comprensibile il disappunto di chi utilizza la strada per recarsi al lavoro magari anche da 10, 15 o 30 anni – dice Monti – ma non sarà più la strada di oggi, spesso insufficiente a gestire i flussi di traffico e che quindi costringe a tempi di percorrenza intollerabili, una strada vecchia che gli attuali gestori, Provincia di Monza e Brianza e Area Metropolitana di Milano faticano a sostenere economicamente".

Ga.Bass.