Da oggi Misinto è un po’ più vicina alla Svizzera e tutti i misintesi che ogni giorno si spostano per lavoro nei cantoni dei Grigioni, del Ticino e del Vallese, possono dirsi a tutti gli effetti “frontalieri“. Con tutte le conseguenze fiscali del caso, ovvero pagare meno tasse loro e ottenere più soldi i comuni di residenza. Lo stesso vale per i residenti in quell’angolo di Brianza che racchiude Lazzate, Cogliate, Barlassina, Lentate sul Seveso e Meda.
La scoperta è stata ufficializzata dal sindaco di Misinto, Matteo Piuri, che dopo avere raccolto la sollecitazione di un residente e il suggerimento del gruppo di opposizione “Insieme per Misinto“, si è rivolto all’Istituto geografico militare di Firenze, organo dello Stato deputato a ufficializzare le misurazioni delle distanze geografiche che, tra il punto più a nord di Misinto e il confine di Pedrinate ha sentenziato: "Si è misurata la distanza che è risultata essere pari a 17.088 metri".
Meno di 20 chilometri e quindi, per legge, sono da considerarsi soggetti agli accordi esistenti tra lo Stato Italiano e la Confederazione Elvetica per la tassazione dei lavoratori dipendenti che svolgono attività oltreconfine con la residenza nei comuni italiani entro la distanza fissata. Una tassazione certamente più vantaggiosa rispetto a quella italiana.
Non solo. A trarne vantaggio sono anche gli stessi comuni di residenza che, sempre in virtù degli accordi esistenti tra i due Paesi, ricevono dalla Svizzera una quota della tassazione applicata ai lavoratori. “Da una prima indagine informale, a Misinto sarebbero una quindicina i lavoratori frontalieri", spiega il sindaco Matteo Piuri, che ha già avviato le lettere ufficiali per chiedere il riconoscimento dei diritti sia ai lavoratori che al Comune.
Considerando che Misinto è il più piccolo tra i comuni che rientrano nella fascia indicata e applicando la stessa proporzione, si può stimare che i frontalieri di Meda siano una sessantina, quelli di Lentate sul Seveso una quarantina, quelli di Cogliate circa 25 e quelli di Lazzate circa 20.
“Da una verifica fatta dai nostri uffici, il comune confinante di Rovellasca, poco più grande di Misinto, incassa ogni anno dai frontalieri quasi 200mila euro", continua il sindaco Piuri, che però non vuole farsi illusioni né illudere i suoi concittadini: "Sono convinto che sarà un percorso complicato, che purtroppo ogni cittadino dovrà avviare anche per proprio conto, in aggiunta a quanto sta già facendo il Comune".
“Per parte nostra – assicura il sindaco – abbiamo già scritto al ministero dell’Economia e delle Finanze e alle Agenzie delle Entrate, regionale e nazionale e assicuro che farò il possibile per perseguire quella che ritengo una questione di equità".