Dopo mesi di lezioni e di prove, ecco finalmente il concerto. Un’esibizione tra le mura del carcere da parte di un ensemble particolare, formato da detenuti e giovani suonatori, che renderanno ancor di più la musica strumento di libertà. È l’iniziativa che si terrà domani pomeriggio alla casa circondariale di Monza, primo risultato di un progetto portato avanti dal Corpo Musicale di Villasanta e che da diversi mesi vede impegnate alcune persone recluse in via Sanquirico. Qui, da inizio anno, due membri della banda villasantese sono impegnati a insegnare a un gruppo di detenuti a suonare tromba, trombone, tuba e altri ottoni: un modo originale per rendere meno dura la permanenza in carcere e favorire il recupero sociale e il reinserimento di queste persone. Finora c’è stata la conoscenza degli strumenti prima e l’allenamento per imparare a suonarli poi: adesso si concretizzerà il primo obiettivo, quello di un concerto vero e proprio dentro la casa circondariale. A unire i fiati saranno alcuni dei detenuti e i giovani musicisti di due formazioni, una brianzola e una milanese: tutti assieme regaleranno momenti di spensieratezza a un pubblico composto in parte da persone recluse e in parte da esterni al carcere. "Dopo mesi di lavoro siamo arrivati a voler mostrare un po’ quello che sono riusciti a imparare i detenuti che hanno frequentato il corso di musica - racconta Sergio Stucchi, vicepresidente del Corpo Musicale di Villasanta -: suoneranno accompagnati dai ragazzi della PiùTost Band, gli allievi dei corsi di orientamento musicale del Cmv, e dai ragazzini della Color Orchestra dell’Istituto Preziosissimo Sangue di Milano.
Il concerto si terrà nell’auditorium del carcere, dove già avevamo fatto un’esibizione a settembre 2023". Era stata proprio l’entusiasmo dimostrato dai detenuti in quell’occasione che hanno spinto il Corpo Musicale di Villasanta a portare avanti l’idea di entrare in carcere a insegnare musica. Il progetto ha preso corpo a gennaio, prima con un incontro di presentazione degli strumenti, in particolare gli ottoni, e poi con l’avvio del percorso didattico sotto la guida di Sabrina Sanvito, con una quindicina di adesioni. "Il gruppo che si esibirà sarà formato da circa 16-17 musicisti tra ragazzini e detenuti - spiega Stucchi -. Il pubblico sarà composto da 40-50 detenuti e da una quarantina di ospiti esterni, tra genitori dei ragazzi e rappresentanti del Corpo Musicale di Villasanta". "Il progetto sta andando avanti, abbiamo uno zoccolo duro di detenuti-allievi che non perdono una lezione e poi altri che hanno più alti e bassi, perché bisogna mettere in conto trasferimenti e scarcerazioni - sottolinea -. Siamo molto orgogliosi di loro, perché in così poco tempo hanno raggiunto un grande risultato. Essere arrivati qui, facendo una lezione alla settimana, ci ha dato una grande soddisfazione e tanta voglia di proseguire. Siamo molto contenti: porteremo ancora avanti l’iniziativa con convinzione". "Attualmente abbiamo 2 gruppi di detenuti al corso, uno più avanzato che fa lezione dalle 10 alle 12 e uno formato dai nuovi che arrivano, che fa dalle 9 alle 10, per conoscere le prime note e lo strumento - continua Stucchi -. A luglio e agosto, avendo più tempo, abbiamo intensificato gli incontri, facendone anche 2 o 3 a settimana. La cosa bella del progetto e che lo rende unico è che ogni persona, in ogni gruppo, ha uno strumento diverso: la tromba, il trombone, la tuba, l’euphonium, e fanno lezione in contemporanea, non in modo individuale".