Un momento per vedere unita l’intera comunità, per fare i bilanci di un anno e per ringraziare chi si è più distinto nel servizio alla città. Concorezzo ha celebrato ieri la festa del paese che è stata anche la giornata delle benemerenze civiche.
La tradizionale Gügia dòra, il premio Casc, e il riconoscimento dedicato alle attività e ai negozi storici. Musica, con il concerto d’archi dell’ensemble Mozart, dove suona la concorezzese Martina Boschetti, per aprire la venticinquesima edizione del programma a Villa Zoia, iniziato alle 16.30. Poi la consegna dei segni di gratitudine della comunità. Il premio Casc a Severino Colombo del gruppo Shotokan. La targa dedicata alle attività storiche quest’anno è invece andata al Nastrificio Angelo Valera, nato nel 1951. Mozioni speciali a Carla Giambelli, una delle tenniste più promettenti del panorama attuale, Sergio Visentin, il curatore del giardino degli Alpini, e Achille Zoia, maestro pasticciere giunto al cinquantesimo di attività. La Gügia dòra, l’appuntamento più atteso e significativo, è andata invece a Enrico Castelli, Giorgio Parolini e all’Associazione commercianti.
Castelli, in particolare, è un luminare della ricerca e della neuroriabilitazione dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. "Ideare strategie riabilitative innovative, nuove tecniche anche robotiche con l’uso della realtà virtuale – spiega la motivazione – sono la sua specialità. Il professor Castelli ha creato dispositivi che sono stati brevettati e vengono usati quotidianamente per salvare la vita ai bambini". Un concorezzese illustre che è stato affiancato nella premiazione a Parolini, "maestro organista da anni porta in ogni sua esibizione la città di Concorezzo sugli altari delle più grandi cattedrali in ambito sia nazionale che internazionale". Terza Gügia ai commercianti "per il costante impegno nel mantenimento del tessuto di vicinato, alla ripartenza dopo la pandemia, grazie anche a servizi come la consegna a domicilio". Soddisfatto il sindaco Mauro Capitanio: "I premi vanno a persone che hanno fatto qualcosa di importante per la vita degli altri rappresentando la propria professione come una missione".