
Un procione
Monitoraggio biennale e cattura dei procioni scampati alla retata del Parco Adda Nord e della Regione. Tre anni di caccia con fototrappole e requiem per una settantina di esemplari, ma non tutti. E i vertici di Villa Gina e del Pirellone firmano un nuovo accordo con l’Università di Milano e l’Insubria per la Fase 3 della disinfestazione che a differenza del passato si concluderà con la consegna dei sopravvissuti a centri specializzati nella cura di “specie pericolose“.
La lotta per estirpare il Procyon lotor - in cima alla lista dei sorvegliati speciali - affonda le radici lontano nel tempo. Il primo avvistamento a Cassano risale al 2003 e poi dal 2008 a Fara e Vaprio. "Il loro proliferare è un rischio per la conservazione della biodiversità locale", il monito del ministero che invitava il polmone verde a passare all’azione. Da qui il piano per eliminarli scattato nel 2016 e durato fino a dicembre 2019.
Ora non resta che mettere a punto i dettagli dei nuovi avvistamenti, per Parco e Regione "ultima tranche del piano concordato con Roma. Essenziale per stabilire l’efficacia dell’intero programma". Nel 2017, contro la strage di procioni si era schierata la Lav con 3mila firme a sostegno della causa, gli attivisti chiedevano il rispetto della legge nazionale sulla tutela della fauna selvatica nella parte in cui prescrive il ricorso a ‘metodi non letali’ per il contenimento degli invasori. E vi si sosteneva l’inutilità, sul lungo periodo, dell’operazione. Ma la penuria di posti a disposizione nel nord Italia aveva giocato a favore dell’eliminazione.
Per i pochi superstiti, invece, un destino diverso. "L’imprimatur per gli interventi di bonifica sul fiume erano arrivati dall’Unione europea sin dal 2014 - ricorda il Pirellone - e a più riprese dal ministero dell’Ambiente accompagnato dal rigore scientifico. Il procione è una specie alloctona invasiva e pericolosa ai sensi di legge". Così la scelta ricadde sull’eutanasia e le trappole furono state piazzate su 140 chilometri quadrati di fascia fluviale, a tappeto.
Bar.Cal.