È qui che ha sede “l’occhio di falco“ dei campionati di calcio, che va in soccorso degli arbitri nelle decisioni più difficili. Ed è qui che si corre una delle intramontabili, grandi classiche del ciclismo internazionale, che da quasi 80 anni richiama in Brianza il gotha dei corridori professionisti. Lissone è anche città dello sport. Non solo per le strutture fra palestre, palazzetti, campi da calcio e centri sportivi, o per la miriade di società che spaziano dall’atletica al basket, dal pattinaggio freestyle alle arti marziali. Lissone è città dello sport perché sul suo territorio, in via Zanella, ha sede dal 2021 la centrale Var, ossia la struttura che ospita le 12 sale dove vengono processate le immagini degli episodi dubbi delle partite di serie A e serie B, per aiutare gli arbitri a decidere su falli e rigori, sfruttando la tecnologia messa a disposizione da Ei Towers e dalle sue 2.300 torri per la trasmissione e i 6mila chilometri di fibra ottica. La centrale lissonese riunisce in un unico luogo tutti gli arbitri assegnati al Var in occasione delle partite della massima serie e della serie cadetta ed è collegata con i diversi stadi. Ma Lissone è pure la casa della Coppa Agostoni, la classicissima di ciclismo che viene organizzata ogni anno dallo Sport Club Mobili Lissone e che qui parte e arriva, prima delle grandi classiche d’autunno, apre il Trittico Lombardo, competizione che compone insieme alla Tre Valli Varesine e alla Coppa Bernocchi. La prima edizione della Coppa Agostoni si tenne nel 1946: la manifestazione è dedicata a Ugo Agostoni, il più grande ciclista lissonese, vincitore della Milano-Sanremo nel 1914. Da qui sono passati campioni come Gimondi e Merckx, Moser, Saronni e Fondriest, Bugno e Ullrich, Jalabert e Rebellin.
CronacaCoppa Agostoni e Sala Var. Nel cuore dello spettacolo