
di Gigi Baj
Profondo cordoglio ha suscitato nel mondo della medicina l’improvvisa scomparsa avvenuta nel suo studio di via Ramazzotti a Monza del professor Costantino Mangioni figura storica della ginecologia nazionale. Aveva 85 anni. Nato ad Abbadia Lariana nel 1935, Costantino Mangioni ha lavorato per molti anni alla Clinica Mangiagalli a Milano al fianco del professor Candiani, diventando successivamente direttore della neo clinica Universitaria di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale San Gerardo dei Tintori a Monza. E’ stato anche titolare della cattedra di Ostetricia e Ginecologia del Dipartimento di Scienze Chirurgiche presso la facoltà di Medicina dell’Università di Milano-Bicocca. Sin dagli inizi , pur non trascurando gli altri settori della ginecologia e dell’ostetricia, Mangioni si è occupato principalmente dell’oncologia potenziando la diagnostica, innovando la tecnica chirurgica e inaugurando, tra i primi in Italia, un reparto di oncologia medica ginecologica per i trattamenti chemioterapici specifici per i tumori ginecologici: "E’ stato un maestro lungimirante - ha ricordato Anna Locatelli, oggi direttore di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera di Vimercate - sempre un po’ piu’ avanti con il pensiero clinico e organizzativo. Un medico sapiente. Caratteristiche professionali e umane che devono essere prese da esempio dai giovani medici di oggi. Ci ha insegnato anche che la donna va sostenuta e accompagnata anche a trattamento ultimato. La sorveglianza nel tempo deve essere un valore aggiunto".
Nel corso degli anni Costantino Mangioni ha saputo creare a Monza un gruppo di medici e di infermieri in cui la passione per la ginecologia oncologica è cresciuta e si è consolidata. Grazie al suo impegno la divisione di Ostetricia e Ginecologia del San Gerardo di Monza è notevolmente cresciuta portando avanti collaborazioni importanti con le più conosciute università e presidi ospedalieri nazionali ed europei. Uomo animato da grande passione, inestimabile cultura e competenza ha fatto da pioniere arricchendo le sue conoscenze all’estero, prevalentemente ma non solo, negli Stati Uniti d’America: "Mangioni - ha ricordato il ginecologo Virginio Meregalli - è stato un maestro ed un padre per tutti noi giovani medici. Era sempre pronto a dare una mano a tutti". A Carate lo scorso anno aveva collaborato con i colleghi Valle, Locatelli, Meregalli, Zanini, Bottino e Lissoni alla stesura del manuale di sala parto che successivamente ha avuto una notevole diffusione a livello nazionale.