BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Cornate d’Adda, funziona la campagna online per raccontare il lavoro dei dipendenti comunali: “La nostra vittoria sugli hater”

Il sindaco Andrea Panzeri: “Così istituzioni meno distanti”. A spingere il primo cittadino all’iniziativa era stata una pioggia di commenti negativi su alcune pratiche: “Inaccettabile”, per lui che ha quindi deciso di rilanciare

Una delle dipendenti del Comune di Cornate d’Adda che hanno accettato di partecipare all’iniziativa voluta dal sindaco

Una delle dipendenti del Comune di Cornate d’Adda che hanno accettato di partecipare all’iniziativa voluta dal sindaco

Cornate d’Adda (Monza e Brianza) – Al disprezzo social per i dipendenti pubblici Andrea Panzeri, sindaco millennial di Cornate d’Adda, ha replicato lanciando una rubrica su Facebook: “Un giorno in Comune”. Un filo diretto con i cittadini del centro brianzolo che possono entrare virtualmente negli uffici toccando con mano la mole di lavoro che gli impiegati portano avanti imparando a conoscere chi si occupa dei servizi. Il tour su Facebook ha debuttato in ottobre “e funziona – dice il primo cittadino – stiamo raccogliendo i primi risultati di un lavoro di semina che vuole soprattutto informare. È un modo per avvicinare la gente sempre più distante alle istituzioni”. Un rapporto carente che lui sta cercando di rafforzare.

“Le aziende – spiega – comunicano tutto quel che fanno con ogni mezzo a disposizione e così si costruiscono una reputazione solida. Non vedo perché il pubblico dovrebbe essere da meno”. Il succo della proposta del primo cittadino brianzolo è semplice: “Credo sia importante dare un nome e un volto alle persone”. A spingere il sindaco di centrosinistra all’iniziativa è stata una pioggia di commenti negativi su alcune pratiche: “Inaccettabile”, per lui che ha deciso di rilanciare. Panzeri, che ha conquistato la fascia tricolore contro i conservatori in sella da tre mandati nella cittadina al confine con la Provincia di Milano, una volta approdato in Municipio ha organizzato subito colloqui con la struttura.

“Ho conosciuto uno a uno funzionari, impiegati, operai, responsabili per capire esattamente ruoli, mansioni, aspettative – spiega –. Ho scoperto dedizione, preparazione, qualità che a volte non escono da queste mura perché quel che fanno passa inosservato. Un altro buon motivo per raccontarlo”. E per sconfiggere gli hater anche attraverso i social.