BARBARA APICELLA
Cronaca

Ristorante cinese chiuso per psicosi a Monza: i clienti lo riaprono

Poche persone. L’Yn Tao aveva annunciato di sospendere l’attività ma molti hanno chiamato per prenotare

Antonio Hu, gestore del ristorante Yin Tao

Monza, 6 febbraio 2020 - Il coronavirus ha rischiato di mettere in ginocchio lo Yin Tao, storico ristorante cinese in città. Il gestore ha infatti annunciato la volontà di chiudere il locale scatenando l’insurrezione social dei clienti. L’annuncio con un semplice cartello: “Siamo spiacenti di informarvi che a causa della psicosi che si è generata e non potendo sostenere i costi di gestione saremo costretti a chiudere per un periodo da definire. Vi terremo informati sui nostri social”.

Ma sui social c’è stata l’immediata condivisione del messaggio che, scatenando la mobilitazione “al contrario” dei clienti dello storico locale di via San Gottardo. Mentre infatti da molte parti si evitano i locali cinesi, i monzesi e brianzoli affezionati alla cucina dello Yin Tao, pensando che il locale ormai fosse chiuso, hanno subito inviato al gestore messaggi di incredulità e di solidarietà, non solo invitandolo a non mollare, ma prenotando un tavolo e garantendo il loro sostegno. Una bella risposta di stima e di affetto quella ricevuta da Antonio Hu, gestore del ristorante Yin Tao, ristorante aperto da oltre trent’anni, che come molti altri locali cinesi sta vivendo le ripercussioni dell’allarme epidemico. "Tranquillizzo i miei clienti: il ristorante è aperto - spiega -. Ho deciso di scrivere quell’annuncio, probabilmente frainteso, perché nell’ultima settimana anche noi abbiamo subito un sensibile calo di clienti".

Lo Yin Tao è uno dei ristoranti cinesi più gettonati di Monza e soprattutto nel fine settimana è quasi impossibile trovare un tavolo libero se non lo si è prenotato con largo anticipo. "Sabato scorso abbiamo fatto una settantina di coperti - spiega -. Quando normalmente superiamo i cento. E domenica sera abbiamo chiuso alle 9.30. Non c’era in giro nessuno". Una situazione che è proseguita anche durante la settimana.

Una fobia che in occasione della pandemia della Sars aveva rischiato di mettere Antonio in ginocchio. "Non volevo vivere lo stesso dramma - prosegue -. È per questo che ho deciso di avvisare in anticipo i clienti sulla volontà di chiudere temporaneamente il ristorante". Ma qualcuno ha frainteso diffondendo in rete la notizia della già avvenuta chiusura del locale. Un fraintendimento che ha portato fortuna. "Ho ricevuto tantissimi messaggi di stima e di sostegno - prosegue -. Persone che mi hanno detto di andare avanti e di non mollare, clienti che mi hanno assicurato che verranno per cena o per pranzo. Sono felice: significa che in questi trent’anni abbiamo lavorato bene". Lo Yin Tao per adesso resta aperto. "Assolutamente sì, almeno fino alla fine del mese - assicura -. Poi si vedrà". Il coronavirus non ha toccato la famiglia del gestore. "In Cina vive solo mia mamma - spiega -. Che peraltro abita in zona molto interna dove il virus non è arrivato".