
Manuela Massenz, gli esposti potrebbero conlfuire in un solo fascicolo
Monza, 18 aprile 2020 - Si apre il fronte giudiziario per la grave emergenza Coronavirus nella Rsa della provincia di Monza e Brianza. La Procura di Monza ha aperto un fascicolo (al momento a modello 45, quindi senza ipotesi di reato e nomi iscritti nel registro degli indagati) su una Residenza sanitaria assistenziale brianzola dopo l’esposto presentato dal personale della struttura che ospita gli anziani. A confermarlo Manuela Massenz, la procuratrice aggiunta monzese (e anche procuratrice facente funzioni), secondo cui potrebbe aumentare fino a cinque la prossima settimana il numero dei casi segnalati. Al vaglio dell’autorità giudiziaria di Monza ci sono infatti altri quattro esposti (che potrebbero anche confluire in un unico procedimento) derivanti da segnalazioni di esposti ancora da depositare e che saranno valutati nelle prossime ore, in una fase investigativa definita dalla procuratrice ancora "embrionale".
L’esposto già presentato proviene dal personale di una Rsa brianzola, con la denuncia di gravi difficoltà nell’ottenere assistenza e sostegno dall’esterno. Un altro esposto riguarda invece un’anziana ricoverata in un’altra casa di riposo brianzola che, stando alla denuncia di un parente, dopo aver contratto il Coronavirus ed essere stata definita dal personale della struttura "in via di guarigione", è invece deceduta.
La situazione delle Rsa in Brianza sta esplodendo con un susseguirsi di casi di difficile gestione dell’emergenza Coronavirus. Come alla casa di riposo "Villa Paradiso" di Brugherio, dove un dottore ha chiamato il numero di emergenza dell’Areu lanciando un grido di allarme: rimasto solo, affiancato da qualche operatore, a gestire una cinquantina di anziani. Perchè a Villa Paradiso si sono contagiati anche i medici, gli infermieri, gli ausiliari. Dopo i tamponi, più della metà degli anziani sono stati trasferiti negli ospedali di Monza e Vimercate e in una struttura di Milano.
Situazione critica anche alla Rsa "Don Meani" di Cesano Maderno, su 90 ospiti della casa di riposo, sono morti 9 pazienti classificati Covid-19 e ce ne sono altri 34 positivi, tra cui alcuni asintomatici. Alla Casa Famiglia per anziani non autosufficienti "San Giuseppe" di Vimercate più di 90 contagiati nel mese di marzo su 124 ospiti e tra il personale la percentuale di positività è stata dell’55%.A Seregno nella struttura della Fondazione Don Gnocchi almeno 36 ospiti della Rsa positivi al Covid-19. Due i decessi, uno riconducibile al Coronavirus. Poi ancora la "Residenza Amica" di Giussano: 5 morti e altri 24 anziani positivi. E anche a Monza la situazione non appare migliore. Nelle Rsa iniziano a fioccare positivi e persone in isolamento e in quarantena e si contano anche una decina di decessi tra gli anziani. Oltre il 25% degli ospiti in isolamento per Covid-19 è entrato anche nelle Rsa Bellani e Cambiaghi. Bilancio negativo anche dalla Rsa "Villa San Clemente" di Villasanta dove, dall’inizio della pandemia, sono deceduti 18 anziani e in una settimana altri tre ospiti si sono arresi al Sars-Cov-2.
Paura anche alla Casa Famiglia a Busnago dove, dopo un decesso e un positivo al tampone, è stata portata a termine una sanificazione degli spazi. Accorgimenti identici si stanno ora susseguendo in tutte le case di riposo nella provincia di Monza e Brianza dove, tra le misure anti contagio in vigore già da diversi giorni, c’è anche il divieto di visite esterne da parte di famigliari degli ospiti (a cui resta la possibilità delle videochiamate per sentirsi vicini ai loro anziani) e anche da parte dei volontari e più presidi di sicurezza per il personale (con i medici fortemente a sua volta colpiti dall’emergenza sanitaria). Situazioni in continua evoluzione che rischiano di fare scoppiare anche in Brianza casi per certi versi analoghi a quello eclatante del Pio Albergo Trivulzio a Milano e di intasare di denunce ed esposti anche la Procura di Monza.