
Mentre i salvataggi in mare non si fermano e proprio in queste ore la nave di Bansky, la Louise Michel, è bloccata con 219 persone e attende la possibilità di approdare in un porto sicuro nasce una nuova Ong che salperà presto in mare per supportare quanti cercano di attraversare il Mediterraneo. Tra i fondatori c’è anche un limbiatese, Corrado Mandreoli, in prima linea tra i 130 soci fondatori della nuova onlus che punta a dotarsi di un’imbarcazione per il soccorso in mare di migranti. Mandreoli, sindacalista, già segretario della Camera del Lavoro di Milano è Presidente vicario di ResQ, la nuova associazione.
Corrado Mandreoli abita al villaggio Giovi, padre di tre figli e nonno, è sempre stato vicino alle tematiche legate all’immigrazione. Ora ha iniziato con un nutrito gruppo di amici un nuovo percorso che ha l’obiettivo di acquistare una nuova nave che navigherà presto nel Mediterraneo per rintracciare e salvare chi rischia di morire in mezzo al mare. "L’idea era nata con alcuni amici- ha spiegato Mandreoli- durante l’epoca Salvini e i suoi decreti. Tutto questo odio che si stava diffondendo verso chi scappa da vite difficili ci ha fatto riflettere: bisognava fare qualcosa, non si poteva restare a guardare".
Mandreoli sarà ospite l’11 settembre di Arci a Cecina per presentare il progetto che a fine settembre punta a far conoscere anche in Lombardia durante un evento pubblico. "Non pensiamo solo ad una nuova imbarcazione che comunque è necessaria visto che ne continuano a sequestrare, ma vogliamo anche parlare con la gente per spiegare loro come stanno davvero le cose e lavorare su un ritorno all’umanità". Il mezzo di cui si doteranno sarà di 40 metri di lunghezza e prevede 10 persone di equipaggio e 9 tra medici, infermieri, soccorritori, mediatori, giornalisti e fotografi. Vi sono anche due gommoni veloci in appoggio che assicureranno gli avvicinamenti alle imbarcazioni in difficoltà e il salvataggio. La nave si chiama "ResQ-People Saving People" ed è nata in stretta collaborazione con Mediterranea, un’altra realtà già attiva da tempo. Tra i soci alcuni nomi molto conosciuti come quello dell’attrice Lella Costa o del legale Livio Neri che da anni si batte in questo campo. Tutte persone accomunate dalla voglia di "dire basta allo stillicidio di vite umane nel Mediterraneo, sia di coloro che muoiono affogati, sia di coloro che vengono riportati nei lager libici".
"A Limbiate - sottolinea Mandreoli- ci stiamo già attivando per organizzare un incontro pubblico anche in collaborazione con associazioni locali che ci hanno già espresso la volontà di collaborare insieme. Bisogna accendere i riflettori, non si può restare indifferenti davanti a queste realtà".
Daniela Salerno