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Un’area sottoposta a sequestro preventivo nell’ambito dell’indagine sulla corruzione urbanistica al Comune di Usmate Velate
Usmate Velate (Monza Brianza), 25 Febbraio 2025 - Per la presunta corruzione sul mattone l'amministrazione comunale di Usmate Velate l'ex responsabile dell'ufficio tecnico Antonio Colombo vuole essere processato con il rito abbreviato e questa scelta cancella il ruolo di responsabile civile del Comune chiesto dai promissari acquirenti degli appartamenti del cantiere sequestrato al coimputato costruttore Alberto Riva.
Il Comune usmatese resta quindi solo come parte civile per ottenere un risarcimento dei danni all'udienza preliminare al Tribunale di Monza nei confronti dei 10 imputati coinvolti nell'inchiesta della Procura monzese, al pari delle persone che stavano o hanno comprato i 24 appartamenti in via Manara a Usmate Velate e si sono trovati i sigilli.
Oltre a Colombo, anche gli imprenditori Galdino e Donato Magni e Antonella Cantù verranno processati con il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, la cui discussione avverrà il 10 marzo con la requisitoria del pm della Procura di Monza Carlo Cinque. Annabella e Giovanni Beretta, rispettivamente compagna e cognato di Colombo, dovrebbero patteggiare la pena dopo avere versato un risarcimento del danno, mentre non hanno chiesto riti alternativi procedendo con la discussione dell'udienza preliminare e la richiesta di non procedere con il rinvio a giudizio i restanti imputati: il "geometra di Berlusconi" Francesco Magnano, nei cui confronti il Tribunale del Riesame di Monza ha dissequestrato lo studio dopo il rinvio della Cassazione, gli imprenditori Alberto Riva e Luigi Roncalli nonché il consulente Roberto Crestale, che non era stato raggiunto da alcuna misura cautelare. In calendario ci sono altre due udienze a marzo, previste il 14 e il 24, quando la gup del Tribunale di Monza Silvia Pansini potrebbe pronunciare le sentenze dei riti alternativi e gli eventuali rinvii a giudizio.