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Covid, emergenza a Monza: "Ora Codogno siamo noi, aiutateci"

340 operatori positivi a casa. L'appello del dg Mario Alparone: "In fase uno accolti tanti pazienti da fuori provincia, adesso abbiamo bisogno della stessa attenzione"

Covid, medici e infermieri del San Gerardo di Monza

Covid, medici e infermieri del San Gerardo di Monza

Monza, 9 novembre 2020 - "In questo momento Codogno siamo noi e abbiamo bisogno della stessa attenzione che abbiamo dato noi in fase uno agli altri". E' il drammatico appello di Mario Alparone, direttore generale dell'Asst di Monza, alla luce della difficile situazione dell'ospedale San Gerardo. "Abbiamo assunto 110 nuovi operatori, di cui 40 medici e il resto infermieri, ma avendo 340 operatori positivi a casa, parliamo di una goccia in confronto ad un esercito fermo", ha spiegato Alparone. Nelle ultime settimane la crescita dei contagi ha travolto la provincia di Monza e Brianza, in parte risparmiata dalla prima ondata di marzo-aprile. E' infatti la Brianza, dopo la Città Metropolitana, la zona pù duramente colpita da questa nuova fase del'epidemia. 

Come reso noto dalla stessa Asst brianzola da domenica all'ospedale San Gerardo di Monza è stata presa la decisione di sospendere temporaneamente l'accettazione dei pazienti non gravi nei pronti soccorso. L'Azienda gestisce anche un modulo di 10 posti letto in Fiera e si trova sotto particolare pressione, perché adesso la città è "l'epicentro dell'epidemia", spiega il direttore generale Alparone. Che lancia una disperata richiesta d'aiuto: "Ho già chiesto alla Regione Lombardia l'attivazione di forze esterne, come i militari e la Protezione civile". "In fase uno abbiamo accolto tantissimi pazienti da fuori provincia", ha aggiunto, ma ora "non è il momento delle polemiche, però il trasferimento in altri ospedali è fondamentale, creare posti liberi non è possibile dalla sera alla mattina ma, quando lo hanno chiesto a me, io lo ho fatto". 

Molto preoccupato il sindaco di Monza, Dario Allevi che su RadioRai ha confermato: "Siamo arrivati veramente allo stremo, il direttore generale dell'Asst di Monza ha fatto un disperato appello perchè sono giorni che lo diciamo, io, lui, il prefetto perchè sapevamo che era questione di ore prima di arrivare al collasso". Il San Gerardo è un'azienda ospedaliera che comprende le strutture di Monza e Desio con circa 4500 dipendenti di cui 3000 medici e infermieri e "nella prima ondata - ha ricordato Allevi - è stato il secondo ospedale dopo quello di Brescia per il Covid, con a fine marzo 600 pazienti ricoverati e 95 in terapia intensiva. Allora non c'erano focolai da noi e abbiamo aperto le nostre porte alle persone che arrivavano dal resto della regione". "Adesso - ha proseguito  - si sono capovolti i rapporti, i focolai sono a Monza, Varese, Milano e quindi siamo noi ad avere bisogno di Bergamo, Brescia e Cremona. Anche perchè ora siamo a 450 pazienti ricoverati e non possiamo neanche avvicinarci ai 600 di allora perché oltre 330 tra medici e infermieri sono a casa colpito dal covid". La "preoccupazione è altissima", ha concluso Allevi, con "file interminabili di ambulanze» e problemi «anche per tutti gli altri pazienti che si stavano curandosi al San Gerardo per altre patologie".