MARTINO AGOSTONI
Cronaca

Crisi Covid a Monza, il Comune svuota il salvadanaio

Minori entrate nelle casse del municipio, maggiori spese ma anche risparmi durante il lockdown: necessaria una manovra correttiva . .

di Martino Agostoni

L’emergenza Covid ha colpito per 6,3 milioni di euro il bilancio della città, una malattia ai conti comunali che ha contagiato tutte le previsioni dell’anno ma a cui a Monza si è trovata una cura. Un risultato che dipende soprattutto da una situazione economica storicamente in salute della città e che ha permesso all’Amministrazione comunale di poter usare i circa 7 milioni di avanzo rimasti dagli anni passati come medicina per sanare gli squilibri causati dai mesi dell’epidemia, quando da un lato sono crollate le entrate previste e dall’altro sono aumentati i costi per il municipio.

Uno scenario che ha aperto ferite nei conti di tutte le amministrazioni pubbliche ma verso cui "noi – dice il sindaco Dario Allevi – rispetto alla stragrande maggioranza degli altri Comuni italiani che hanno i conti in situazioni drammatiche, riusciamo a risolvere da soli, con le nostre risorse, presentando una variazione di bilancio che rimette in equilibrio la situazione. E pure riusciamo ad avere ulteriori 1,5 milioni di euro da destinare a nuovi aiuti verso le famiglie e le imprese cittadine più in difficoltà". La manovra anti-Covid preparata dall’assessora al Bilancio Rosa Maria Lo Verso (nella foto) verrà discussa e votata domani in Consiglio comunale e ha l’obiettivo di ricomporre un bilancio stravolto rispetto a quanto programmato per il 2020 fino a febbraio. A partire dal dover tappare un buco di 12,3 milioni di euro di minori entrate causato dall’emergenza sanitaria: in municipio si fanno i conti con 3,7 milioni di Imu in meno che quest’anno non verranno pagati per situazioni di chiusure o fallimenti di attività, ritardi nei pagamenti, aumento previsto dell’evasione e rinvii concessi al saldo degli arretrati. Motivi simili anche per il gettito dell’addizionale Irpef previsto in calo di 1,7 milioni, poi ci saranno 1,3 milioni in meno di Tari, circa 600mila euro in meno tra tassa di soggiorno, Tosap e tassa affissioni non pagate, 500mila euro mancanti di oneri di urbanizzazione, 1,5 milioni non riscossi dai servizi scolastici vari e anche 1 milione in meno di incasso dalle multe dei vigili. Compensano solo parzialmente le maggiori entrate finora erogate dal governo di 2,3 milioni, che è la quota del 30% del contributo di Stato da 3 miliardi di euro complessivi promesso agli enti locali, e altri 224mila euro di contributo per i centri estivi. Nel capitolo di bilancio opposto, con il Covid sono aumentate le spese del Comune di 3,1 milioni ma si sono pure potuti fare dei risparmi e dei tagli. L’aumento della spesa comunale nell’emergenza è dovuta per metà circa a interventi sociali e aiuti, quindi per l’aumento di polizze assicurative, manutenzioni e acquisti di arredi, i centri estivi e i servizi agli anziani, mentre le minori spese e i risparmi dipendono dal blocco delle assunzioni per 400mila euro, l’interruzione degli appalti dei servizi scolastici e le rinegoziazioni di mutui per un recupero di 2,6 milioni di interessi.

In totale lo squilibrio complessivo è stato di 6,3 milioni, un buco che ha riguardato solo la spesa corrente del municipio e che viene tappato usando l’avanzo di amministrazione. Per la parte degli investimenti vengono destinati 987mila euro di avanzo che serviranno per dare copertura (237mila euro) ai progetti rimasti finora non finanziati del Bilancio partecipato e 750mila euro per acquisto di attrezzature e materiale informatico.