BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Crisi St, tensione alle stelle: audizione al Pirellone ma l’azienda non si presenta

L’incontro ha portato un importante risultato: nascerà il tavolo lombardo della microelettronica. La proposta della Fiom è stata accolta da tutti gli altri partecipanti, la Provincia l’organizzerà a Monza

Grande preoccupazione nello stabilimento di Agrate Brianza

Grande preoccupazione nello stabilimento di Agrate Brianza

Agrate Brianza, 18 aprile 2025 .  Nessun confronto con la Regione e i sindacati prima di martedì 22 aprile sul piano industriale presentato la scorsa settimana al ministero, mille esuberi in Italia circa confermati dal ministro Adolfo Urso.

Ieri, St ha disertato l’audizione in Commissione Attività produttive al Pirellone.

Un incontro fissato prima della convocazione dei manager da parte dell’assessore allo Sviluppo Guido Guidesi che si terrà martedì prossimo. La multinazionale dei semiconduttori ha declinato l’invito all’incontro per lettera. Presenti, invece, sindacati e il sindaco di Agrate Simone Sironi.

L’incontro ha portato un importante risultato: nascerà il tavolo lombardo della microelettronica, una proposta Fiom accolta da tutti, la Provincia lo organizzerà a Monza.

“Un altro passo verso il confronto di tutto il sistema che ruota attorno a un settore chiave per il Paese con focus su St”, spiega il segretario Pietro Occhiuto.

Alla Commissione Fim chiede “di affiancarsi ai lavoratori e ai sindacati nel chiedere all’azienda la modifica sostanziale del piano con adeguate garanzie occupazionali e di investimento per tutti i siti del gruppo. Con quello presentato a Roma, Agrate rischia un pesante impatto da tutti i punti di vista: posti di lavoro e prospettive”.

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Ad accogliere subito l’invito, Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione: “Il piano industriale penalizza soprattutto il sito brianzolo e per noi è inaccettabile. Chiediamo che il polo di Agrate rimanga ad ogni costo e per questo serve rivederlo in modo che guardi a un serio sviluppo della sede e mantenga i livelli occupazionali, senza squilibri tra stabilimenti che danneggino la Lombardia e il territorio. La tutela del lavoro e della produzione, infatti, non deve riguardare solo la Sicilia o gli stabilimenti francesi”.

“L’audizione con i sindacati sulla crisi di St ha riconfermato le preoccupazioni, che io condivido, dei lavoratori di Agrate – aggiunge Jacopo Dozio consigliere regionale di Forza Italia che aveva chiesto l’incontro in Commissione –. Il piano di investimenti della società italo-francese prevede una sforbiciata della forza lavoro e non è pensabile che possano essere sacrificati 1000 dipendenti nel sito brianzolo. Stiamo parlando – conclude Dozio – di un settore strategico e con la partecipazione dello Stato”.