
Roberto Gavazzi, amministratore delegato del Gruppo Boffi
Da Lentate sul Seveso a New York. Una potenza di fuoco da 80 negozi monomarca in tutto il mondo, 90 anni di passione per il design che ha portato l’azienda Boffi spa a consolidare la sua posizione da Lentate sul Seveso al Moma (Museum of Modern Art) di New York.
"Siamo conosciuti da Londra a Parigi, da Shanghai a Pechino", spiega Roberto Gavazzi, amministratore delegato del Gruppo Boffi che spazia dalle cucine ai bagni ai locali armadio, insieme al marchio De Padova che si occupa dei mobili per la zona notte e ADL che copre la parte delle porte di tutti i tipi, battenti, pieghevoli, scorrevoli e pivotanti e sistemi di separazione in legno e vetro. Copre tutti i settori dell’arredo Boffi spa. Ha partecipato al Salone del Mobile fino al 1994, fino alla creazione dei suoi showroom in tutte le capitali del mondo. "A New York abbiamo un salone da 1.800 metri quadrati – racconta Gavazzi – perché preferiamo portare i clienti nei nostri spazi permanenti, piuttosto che partecipare alle fiere. Ciò non toglie che il Salone del Mobile di Milano sia un momento importante per tutti. Ha favorito le aziende italiane che esportano, attirando i potenziali interlocutori, sia per la partecipazione al Salone che per la visita del Fuori Salone, creando grande movimento in città. Noi invitiamo i potenziali clienti a visitare i nostri spazi in via Solferino, via Santa Cecilia e via Manzoni. La novità di quest’anno è la sapiente combinazione dei marchi Boffi e De Padova". L’azienda affonda le radici nel saper fare brianzolo, a partire dal 1934, con il suo fondatore Piero Boffi, con i tre figli. A seguire, dal 1989 Roberto Gavazi è divenuto l’azionista di maggioranza che nel tempo ha portato l’azienda da un fatturato di 7 milioni a 130 milioni all’anno.
"Credo che il Fuori Salone, insieme al Salone stesso si aiuteranno per creare un evento di ampio respiro che attira clienti e appassionati. È uno strumento importante anche per noi. La Brianza è una base industriale straordinaria per il settore del legno arredo, a cui si aggiungono Veneto, Marche e Toscana. Tutti insieme creano un comparto italiano leader nel mondo. La concorrenza? L’avremo sempre. Certo gli asiatici hanno prezzi competitivi, ma li temiamo meno nella fascia alta. La concorrenza maggiore è quella dei mobilieri di alto livello che conquistano i clienti con i prodotti su misura, la tendenza a cui noi rispondiamo cercando di intercettare esigenze e desideri particolari, con soluzioni tecniche e stilistiche avanzate". Oggi il gruppo, fra le tre aziende, conta 430 dipendenti (di cui 250 nei laboratori di Lentate), più 100 nelle sedi europee e americane.
C.B.