Cesano Maderno (Monza e Brianza) – La villa confiscata alla ‘ndrangheta è ormai quasi pronta per accogliere temporaneamente nuclei famigliari in difficoltà abitativa. L’altro giorno il sindaco Gianpiero Bocca (in foto con Francesca Biffi e Cinzia Battaglia) ha effettuato un sopralluogo per fare il punto sui lavori in corso nella villa di via Verbano, nel quartiere di Molinello, che è stata assegnata al Comune dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Col sindaco c’era l’assessora alle Politiche Sociali e alla Casa, Cinzia Battaglia, e per il Consorzio Desio Brianza (CoDeBri) il direttore Alfonso Galbusera, la responsabile dei progetti Pnrr Tiziana dell’Orto, la responsabile dei progetti per l’inclusione sociale Francesca Biffi, l’architetto Patrizia Brivio, oltre al progettista, l’architetto Diego De Nardi.
Il progetto, affidato al CoDeBri, ha ottenuto i finanziamenti del Pnrr. I lavori, iniziati nei mesi scorsi, si sono svolti secondo il cronoprogramma prestabilito e sono giunti quasi al termine. Nella nuova suddivisione della villa, al piano terra sono presenti un living e una cucina comuni. Al primo piano sono state ricavate nuove camere e nuovi bagni. I locali sono stati ritinteggiati e sono pronti a ricevere gli arredi. All’esterno, al posto della piscina è stato creato uno spazio verde: i locali con pareti vetrate sono destinate a diventare sede di laboratori e giochi per bambini, così come la parte seminterrata è stata recuperata e pensata per attività e laboratori. Nella casa potranno essere ospitati, temporaneamente, circa 15 beneficiari appartenenti a diversi nuclei familiari. L’ingresso delle famiglie che vi alloggeranno è previsto per gennaio. A dicembre i nuovi alloggi saranno inaugurati coinvolgendo le associazioni e i cittadini cesanesi. "Siamo di fronte a un traguardo bellissimo, a una vera e propria rinascita: da simbolo della criminalità organizzata questa villa è oggi un bene messo a disposizione della collettività e destinato alle persone più fragili" dice il sindaco. "Dopo Casa Battisti, altro immobile confiscato e oggi abitato da ragazzi disabili, è il momento di questa nuova dimora che garantirà un’assistenza alloggiativa temporanea di qualità, rappresentando la speranza di un futuro migliore per le famiglie che l’abiteranno" aggiunge Battaglia.