BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Dal Floriani ai tirocini in azienda. Cipierre “recluta” gli studenti

Tirocini alla Cipierre, gli studenti del Floriani di Vimercate entrano in azienda: debutto assoluto per l’importante realtà dell’elettronica di Bernareggio...

Un’occasione per gli studenti

Un’occasione per gli studenti

Tirocini alla Cipierre, gli studenti del Floriani di Vimercate entrano in azienda: debutto assoluto per l’importante realtà dell’elettronica di Bernareggio che per la prima volta nella propria storia apre i reparti alla scuola. "Un’occasione per i giovani di avvicinarsi e prendere confidenza con una realtà dell’hi-tech", spiega la ceo Maddalena Bellante. L’esperienza formativa unisce teoria e pratica per gli studenti delle superiori interessati a percorsi di apprendistato, che porteranno alla qualifica o al diploma professionale. I giovani avranno quindi la possibilità di imparare sul campo, "per completare un percorso personalizzato in linea con il profilo educativo, culturale e professionale dell’indirizzo di studi". E accanto a ciascuno durante il tirocinio ci saranno due tutor, uno dello storico istituto brianzolo e l’altro interno, entrambi indicati nel Progetto formativo individuale, a loro il compito di verificare passo dopo passo le attività svolte dai partecipanti e di certificarle. A far scoccare la scintilla fra la società e il Floriani, la vicesindaca Jamila Abouri che ha favorito l’incontro tra i partner e l’avvio della collaborazione. "Sono orgogliosa di questo piano che permette ai giovani del territorio di acquisire un’esperienza preziosa – aggiunge la manager –. L’iniziativa è un esempio di sinergia tra istituzioni e impresa ed è strategica perché permette di colmare la distanza, di cui si parla spesso ma che non sempre viene risolta, tra i mondi della scuola e del lavoro". Un primo passo per avvicinare teoria e pratica e anche per stabilire un contatto che in futuro potrebbe trasformarsi in altro in un settore che per natura richiede personale qualificato e dove spesso la domanda supera l’offerta.

E ancora più complessa è la partita sulle nuove generazioni. Il tasso di occupazione giovanile in Lombardia è molto superiore rispetto a quello nazionale, ma si sta allontanando dal valore europeo specialmente tra i 15-24enni: 25,4% (1,3 punti in più rispetto al 2019), quasi 10 in meno del 35,2% medio europeo. Anche il tasso di disoccupazione dei giovani 15-24enni lombardi resta ancora superiore alla media dell’Unione europea di 0,9 punti (15,4% in Regione contro 14,5% nei 27 Paesi Ue). Resta il nodo dei Neet, i ragazzi che non lavorano, non studiano e non cercano occupazione: 157mila in Regione.

Barbara Calderola