
I primi passi un secolo fa con lo stile barocco, poi i premi con Ferrucio Laviani. La Fratelli Boffi ha trovato spazio anche al Museo delle arti decorative di Parigi.
Ebanisteria e innovazione tecnica, tradizione di bottega e un grande elenco di premi e mostre internazionali. Tutto questo è Fratelli Boffi, che torna al Salone del Mobile 2025 con una nuova collezione e un nuovo progetto espositivo, firmati dallo studio milanese Storagemilano, come lo scorso anno.
Già nel 2012 il mobile contenitore “Good vibration“ era entrato al Louvre. Disegnato da Ferruccio Laviani, è entrato nella collezione permanente del Museo delle arti decorative di Parigi Mad. Nel 2024 Fratelli Boffi cattura ancora il cuore del Louvre: il mobile Gothik/A si aggiunge alla mostra “Iris van Herpen. Sculpting the senses“.
"Il Salone è un momento importante per mostrare la nostra creatività, fra tradizione e innovazione – dice Carlo Boffi, titolare con i fratelli – Quest’anno da tradizione e innovazione nasce “Cromatica“ – - La collezione e l’ambiente espositivo per il Salone riflettono una visione dell’abitare in un ambiente in continua trasformazione. La pianta, così come le nuove proposte, sono libere: aree living, lavoro e dining coesistono e si fondono in un paesaggio privo di confini e divisioni nette". Ad anticipare la collezione 2025, la poltroncina Volta, firmata Storagemilano e presentata in duplice veste, dining e lounge.
La storia artigianale della Fratelli Boffi comincia al principio del ‘900 con Luigi Boffi. A Lentate sul Seveso Luigi entra in contatto con gli intagliatori francesi, maestri del mobile in stile Luigi XV, Luigi XVI e Barocco. Acquisisce padronanza nell’arte dell’ebanisteria, passione e tradizione che trasmette al figlio Carlo. Con i fratelli Angelo e Giovanni, nel 1928, nasce la “Fratelli Boffi, fu Luigi“ in memoria del padre. I tre fratelli sono riconosciuti sul territorio come scultori del legno, tanto da affiancare alla produzione di arredamento la scuola d’intaglio, negli anni ‘30, tramandando la tradizione barocca. La bottega è quindi punto di partenza e incontro per molti artigiani dell’epoca e contribuisce direttamente a gettare le basi per l’azienda. I figli di Carlo, Federico, Roberto e Michele, nel 1948 trasformano la bottega in una vera e propria azienda, iniziando una lunga collaborazione con imprese internazionali. Nel 1968 una nuova sede viene costruita per supportare l’espansione della società ed entrano in azienda i figli Alberto, Marco e Roberta.
Con gli anni ’80 iniziano le contaminazioni di stile e le collaborazioni con le avanguardie del design. Il ventennio 1960-1980 si distinse per la nascita dei grandi department store. È l’inizio di quello stile che contraddistingue l’azienda di oggi: nuovi materiali, nuove lavorazioni (legno massello, laccature, imbottiture), rivelano un’anima internazionale che porta i prodotti di casa Boffi nei grandi depertment store europei e americani Harrod’s, Bloomingdale’s, Nordiska Kompaniet. La divisione contract dell’azienda collabora alla creazione di grandi progetti per hotel, case private, ville, residence, uffici in tutto il mondo, anche con prodotti tailor made. Nel 2017 l’azienda si è aggiudicata il premio “Salone del mobile award“ con D/Vision1: il troumeau disegnato da Ferrucio Laviani ha vinto il premio “Miglior prodotto settore lusso“.