A cinque anni era già sul palcoscenico, a dieci aveva già scritto il primo componimento per pianoforte, a 13 un duetto d’amore dopo aver studiato armonia e orchestrazione da autodidatta. Il colpo di fulmine per Dario Pagano, che oggi di anni ne ha 29, è stata l’opera lirica grazie a un documentario su Luciano Pavarotti, quando nel 2007, appena dodicenne, in occasione della morte del tenore, si imbatte in Celeste Aida, la romanza del primo atto dell’Aida di Giuseppe Verdi. Da allora Dario, che lavora come impiegato in un’azienda pubblica, non si è più fermato. È infatti di pochi giorni fa l’uscita della sua ultima fatica - “Amor Tui Nati“ -, un brano natalizio per solo pianoforte che sta già raccogliendo diversi consensi. Così come le altre opere composte: tre di queste sono state trasmesse da una emittente radiofonica online americana “Lonely Oak Radio“. La sua musica ha accompagnato due puntate della trasmissione “Race Anatomy“ dedicata alla Formula 1, in onda su Sky Sport. Uno di questi brani è “Eroica impresa“, che successivamente ha anche registrato più di 100 milioni di visualizzazioni nei contenuti dei principali social.
"Sono nato a Monza – racconta Dario – ma di fatto sono napoletano. Mio padre è originario di Torre Annunziata e fin da piccolo ho amato la cultura napoletana grazie ai film di Totò, le commedie di Eduardo e, naturalmente, le canzoni napoletane classiche. Fin da bambino ho sempre amato la musica, la ascoltavo e canticchiavo, soprattutto canzoni napoletane classiche, Roberto Murolo in particolare, ma anche la musica classica. La lirica è entrata nella mia vita a 12 anni, l’ho amata da subito perché è capace di suscitare emozioni uniche, sublimi e intense, grazie all’eleganza leggiadra delle melodie, la sapiente raffinatezza dell’armonia e la potenza espressiva impareggiabile dell’orchestra". E se Puccini è stato il suo autore preferito, è proprio ispirandosi alle sue partiture d’orchestra che il piccolo Pagano inizia a scrivere “Mio dolce amor“, un duetto inserito nell’opera lirica “Enea e Didone, il destino di un amore“, l’ultima opera scritta in musica e libretto, "che sto gradualmente pubblicando sulle piattaforme di streaming grazie ad artisti internazionali che hanno prestato la loro voce per interpretare i personaggi: i tenori americani John Riesen e Ryan C. Connelly per Enea, il sublime soprano americano Anastasia Malliaras per Didone, il mezzosoprano svizzero Eleonora Yun per Anna, la sorella di Didone".
Un’opera che potrebbe presto essere portata anche su prestigiosi palcoscenici, perché ha suscitato l’interesse nel settore. I numeri del successo parlano da soli: più di 2mila ascoltatori mensili su Spotify, una delle principali piattaforme di streaming musicale, e per alcuni di loro l’artista più ascoltato in assoluto. Pagano spazia dall’opera alla musica puramente orchestrale, da brani per solo pianoforte a tarantelle, dalla musica sacra a colonne sonore epiche. "Questi numeri oggi sono per me motivo di soddisfazione considerando che compongo musiche che appartengono a un genere estremamente di nicchia". Nel repertorio non potevano mancare musiche dedicate a Napoli, tra cui due tarantelle e due canzoni napoletane: “Filumena“ per tenore e orchestra e “Vucchella Amara“ per voce e pianoforte, cantate rispettivamente dal tenore Connelly e da una cantante brianzola, Denise Cambiaghi.