Desio (Monza) - Ci sono volute pala e piccone, ieri mattina, a Desio, per disseppellire e poter estrarre il corpo di un uomo deceduto. Probabilmente un nordafricano, anche se non ci sono ancora riscontri ufficiali, ucciso e poi nascosto sotto un doppio strato di terra e frasche. Un vero e proprio giallo, che è emerso in un luogo quanto mai particolare: un campo di grano, proprio in mezzo alla caserma dei carabinieri della compagnia di Desio e l’ex carcere abbandonato.
Con il punto esatto del rinvenimento a poche decine di metri dalle due strutture. Difficile pensare a un gesto autonomo, chiaramente, ecco che è apparso subito concreto lo scenario di un omicidio. Ma ancora prima di concentrarsi sulla caccia al possibile killer, il problema è stato identificare il morto.
Il volto infatti non era visibile e si è dovuto attendere l’arrivo della Scientifica e del medico legale, oltre che di pala e piccone, per poterlo dissotterrare e riconoscere. Sarebbe quello di un cittadino marocchino.
E proprio un connazionale è colui che ha dato l’input iniziale ai carabinieri. Intorno alle 11.30 si trovava in un bar in centro città, a sorseggiare una birra, quando ha visto transitare una pattuglia. L’ha fermata e, senza titubanze, ha detto: "Vi porto a vedere dove c’è un uomo morto". Detto, fatto. Senza trascurare la segnalazione, i carabinieri si sono recati sul posto, che ben conoscono essendo così vicino al luogo di lavoro. E gli eventuali dubbi sul racconto di sono smaterializzati. Percorrendo da via Caduti di Nassiriya la stretta strada asfaltata, in perpendicolare, che separa i due appezzamenti di terreno sui quali si alzano i due edifici, ecco il luogo indicato dal giovane straniero.
Una manciata di metri dentro il campo di grano, il corpo appena visibile. Nel giro di pochi minuti la stradina è stata chiusa e tutti i reparti specializzati si sono fiondati sul posto, per i primi rilievi fotografici. Quindi, sono arrivate le attrezzature per fare largo al cadavere e gli uomini della Scientifica e il medico legale hanno proceduto con i loro accertamenti.
Il lavoro ha permesso di identificare l’uomo, sulla quale identità però c’è ancora il riserbo da parte degli inquirenti. Secondo le prime indiscrezioni non sarebbe stato un evento delle ultime ore: l’omicidio risalirebbe ad almeno tre giorni prima, viste le condizioni del corpo, in stato di decomposizione. Immediatamente sono partite le indagini per stabilire le cause del decesso e poi per cercare di risalire all’eventuale assassino. Il nordafricano che ha indicato il luogo del seppellimento è stato portato in caserma e ascoltato a lungo.
Probabilmente, ha potuto dare indicazioni molto utili per trovare la pista giusta. La zona frequentata quotidianamente da runners, ciclisti e persone con il cane, ma nessuno si era accorto di quella presenza. Nel vecchio carcere, solo poche settimane fa, era intervenuta la polizia locale desiana per sgomberare alcuni senzatetto che si erano rifugiati all’interno abusivamente. Non è chiaro al momento se possa esserci qualche nesso.