ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Ecomostro di Desio: forse qualcosa si muove

Avvistati nei giorni scorsi degli operai che stavano effettuando alcune opere di manutenzione al ventesimo piano, il segnale di una svolta in arrivo?

L’ecomostro di Desio

Desio (Monza Brianza) - Torre di Desio, qualcosa di muove? A quanto pare sì. Anche se potrebbero essere solo piccole mosse preliminari. Meglio di niente, comunque, visto che da oltre un decennio è tutto pienamente paralizzato. E l’ecomostro fa pessima mostra di sé, svettando sopra il Polo tecnologico della Brianza, ex Autobianchi.

Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno notato delle persone che si muovevano in quota, intorno al ventesimo dei 22 piani dello scheletro di cemento. In evidente situazione di rischio, visto che la struttura non ha al momento alcun sistema di protezione e sicurezza e quindi avventurarsi a quell’altezza (erano a circa 80 metri) è quanto mai pericoloso. L’ipotesi poteva essere quella di ragazzi a caccia di brividi e adrenalina, come già successo ripetutamente in passato. Sono stati allertati quindi i carabinieri, che sono arrivati tempestivamente e hanno verificato essere invece operai in azione per alcune opere di manutenzione. Pericolo scampato, dunque, almeno sul fronte dei blitz che negli anni scorsi hanno visto diversi gruppetti (soprattutto adolescenti tra i 14 e 17 anni) avventurarsi lungo la torre, fino a raggiungere la terrazza. Dove godere del panorama, sicuramente, ma anche lasciare le proprie firme sulle pareti e concedersi dei selfie estremi. Azioni pericolosissime, che in altre strutture analoghe in giro per il mondo hanno causato la morte di diversi giovani. Per questo, la soglia di attenzione è sempre alta, visto che entrare nell’area – nonostante i tentativi di mettere allarmi e altre protezioni da parte della curatela fallimentare – sembra rimanere piuttosto agevole.

E nel periodo estivo (pandemia permettendo) il tutto potrebbe tornare di moda. Invece, per fortuna, potrebbero esserci novità in vista sul fronte della riqualificazione: "C’è una interlocuzione in corso con la società incaricata dalla Curatela – ha spiegato nelle scorse settimane il sindaco Roberto Corti – ma è molto lenta e complessa. Non è affatto una operazione semplice, viste le dimensioni della struttura. Di certo le varie aste, di cui ho ormai perso il conto, hanno dimostrato che così com’è non interessa a nessuno". Il riferimento è a una possibile modifica della destinazione d’uso, attualmente un mix di terziario, commerciale e abitativo per tutto il comparto, o a una rivisitazione delle volumetrie della Torre. Delle novità sembrano quanto mai necessarie viste che le varie aste, pur con un prezzo sceso dai 9 ai 3 milioni circa, sono sempre andate a vuoto.