DARIO CRIPPA
Cronaca

“Stop al genocidio”: apicoltore con lo striscione per Gaza multato al mercato di Desio

Marco Borella di Erba (Como) voleva lanciare un messaggio di pace, chiedendo lo stop ai bombardamenti. Sanzione da 430 euro: ora farà ricorso

Lo striscione esposto dall'agricoltore erbese

Lo striscione esposto dall'agricoltore erbese

Desio, 15 ottobre 2024 – Chiedere di fermare i bombardamenti su Gaza è “propaganda politica non autorizzata”? Se lo sta chiedendo amareggiato un apicoltore, residente a Erba, nel Comascoche al mercato comunale di Desio aveva esposto, oltre al banchetto con il miele ricavato dalle sue api, anche uno striscione. Con la scritta “Stop bombing Gaza, Stop genocide”.

L'accusa

Due carabinieri si sono presentati però al suo banchetto e gli hanno chiesto di rimuovere il cartello, appunto perché si trattava di propaganda politica non autorizzata pena una multa di 430 euro. L’apicoltore ha però tirato dritto e a quel punto ai militari non è rimasto altra scelta che fargli un verbale. A denunciare il caso è stata la sezione di Monza e Brianza di Sinistra Italiana. “Israele bombarda per l’ennesima volta Gaza. Brucia la tendopoli nel cortile di un ospedale. Muoiono, bruciati vivi, i profughi di guerra. Le immagini dei corpi che si dimenano tra le fiamme fanno il giro del mondo. Sale alta l’indignazione, sale alto lo sconcerto per l’ennesima strage voluta da Netanyahu e a Desio, al mercato comunale, avviene l’impensabile”.

Lo stupore

Lo striscione esposto da Marco Borella
Lo striscione esposto da Marco Borella

Sullo striscione, come ha spiegato anche l’apicoltore, c’era solo “una richiesta di pace, nessun incitamento all’odio”. Marco Borella, che nella vita di tutti i giorni lavora anche come educatore oltre che come apicoltore, da un paio di mesi espone quello striscione nei mercati in cui lavora, “ma evidentemente lunedì mattina qualcuno a cui dava fastidio ha chiamato i carabinieri”.

Ora presenterà ricorso: “Un episodio molto grave, un tentativo di repressione di chi chiede semplicemente di mettere fine a una strage oscena”. Anche se certo quanto accaduto gli imporrà una riflessione, “non posso permettermi queste multe tutte le settimane”.

Le reazioni della politica

Sinistra Italiana Monza e Brianza “esprime la propria solidarietà e vicinanza a Marco e a tutti coloro che chiedono la pace, vittime di un clima politico pericoloso che intende rimuovere il dissenso e la libera manifestazione del proprio pensiero. Non ci fermiamo qui. Nella giornata odierna il senatore Tino Magni farà un’interrogazione parlamentare in merito a quanto accaduto a Desio. Le legittime richieste di pace e di porre fine al genocidio in atto a Gaza non possono essere soffocate con motivazioni pretestuose e in contraddizione allo stato di diritto”.