GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

A Desio arriva il prefetto Terribile. I consiglieri ribelli: sindaco lontano dalla gente

Consiglio sciolto e città commissariata; lo strappo di Tino Perego, il segretario subito espulso dalla Lega : “Gargiulo incapace di intercettare i bisogni e di ascoltare, assessori alle prime armi e non sempre reattivi”

Simone Gargiulo ha dato l’addio alla fascia tricolore dopo le dimissioni di massa Arriva come commissario il prefetto Alfonso Terribile: gestirà Desio fino alle elezioni

Simone Gargiulo ha dato l’addio alla fascia tricolore dopo le dimissioni di massa Arriva come commissario il prefetto Alfonso Terribile: gestirà Desio fino alle elezioni

Desio (Monza Brianza) – Dopo le dimissioni di massa, la prefettura ha avviato la procedura di scioglimento del Consiglio comunale. A Desio, come commissario straordinario per garantire in funzionamento degli organi nella gestione dei servizi, arriva il prefetto Alfonso Terribile. Un nome che, al di là del timore dovuto semplicemente al suo significato, in realtà è molto conosciuto dagli addetti ai lavori. Persona di notevole esperienza, ha già girato la penisola assolvendo compiti importanti e ottenendo ogni volta risultati molto positivi. È stimato da tutti i colleghi. E, nel momento in cui c’era bisogno di un nome per gestire la situazione di Desio, realtà storicamente importante ma anche con qualche situazione di rischio, è stato facile pensare a lui. A dare notizia del suo insediamento è la prefettura di Monza e Brianza, specificando che già venerdì, a una quindicina di ore dalle dimissioni in massa dei consiglieri comunali, è stata attivata la procedura di scioglimento del consiglio comunale.

Il commissario Terribile riassumerà in sé tutti i poteri della giunta e del consiglio comunale, ma dovrà limitarsi all’ordinaria amministrazione. Non dovrebbe esserci grande differenza rispetto all’amministrazione Gargiulo, secondo Tino Perego, il segretario della Lega che si è dimesso insieme ad altri 15 consiglieri ed è stato poi espulso all’istante dal partito. “C’è poco da dire sul mio gesto – commenta – visto che non è stato qualcosa di improvvisato. Per almeno due volte lo avevo annunciato nelle riunioni di maggioranza. E ho sempre detto che Simone Gargiulo non era il mio sindaco, una critica politica, perché contro la persona non ho proprio nulla. Da sindaco, invece, ancora prima del suo passaggio a Forza Italia, non mi ha mai soddisfatto”. Diverse le critiche che Perego riserva all’amministrazione sfiduciata.

“Di Gargiulo non mi è mai piaciuto l’atteggiamento da sindaco, poco capace di intercettare i bisogni della gente, di ascoltare, di interessarsi ai problemi. Io sono sempre in giro e le osservazioni le sento. Le ho puntualmente riportate, ma non ho mai visto tanta attenzione. Colpa solo del sindaco? No di certo. Anche gli assessori hanno le loro responsabilità. Erano alla prima esperienza, hanno avuto bisogno di tempo per inserirsi. Penso anche a quelli della Lega: Andrea Villa e Martina Cambiaghi. Ora, però, devo dire che stavano migliorando. Ci sono anche tanti lavori in corso, così come situazioni dove la gente attende risposte: per esempio le case popolari di via Fiume. E le rotonde: ci vuole un anno e mezzo per farle? Ecco, l’amministrazione comunale aveva anche tanta buona volontà, ma forse era poco reattiva. Di fronte ai problemi bisogna intervenire e, quando non si può fare veloce, almeno bisogna relazionarsi con i cittadini. Questo è mancato”.