CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Dieci anni di Micromuseo. Nella vetrina dell’arte tornano 50 protagonisti

Mercoledì la reunion di una parte dei 230 talenti che hanno esposto a rotazione per due o tre settimane nel piccolo spazio affacciato sul duomo di Monza.

Mercoledì la reunion di una parte dei 230 talenti che hanno esposto a rotazione per due o tre settimane nel piccolo spazio affacciato sul duomo di Monza.

Mercoledì la reunion di una parte dei 230 talenti che hanno esposto a rotazione per due o tre settimane nel piccolo spazio affacciato sul duomo di Monza.

Il MiMuMo, Micromuseo Monza, compie 10 anni e cambia direttore artistico. Il piccolo gioiello espositivo da 2,29 metri quadrati, è al piano terra della Casa della Luna Rossa via Lambro 1, una delle abitazioni più antiche, risalente al ‘300, a pochi passi da piazza Duomo. Ha ospitato 230 mostre edeventi, per altrettanti artisti.

Mercoledì, il giorno del compleanno, è stato occasione di una reunion con circa 50 artisti che si sono avvicendati. Nel tempo, alcuni non ci sono più, altri sono andati avanti, qualcuno ha fatto fortuna in America e qualcuno ha cambiato mestiere, come spesso succede nell’arte. Le loro storie rispecchiano la fluidità del progetto in continuo cambiamento. L’idea del MiMuMo è dell’architetto Luca Acquati architetto, proprietario dell’immobile: "Vogliamo dare una vetrina ai giovani e meno giovani talenti esponendo opere, installazioni, video d’artista e tutti i linguaggi dell’arte conosciuti e sconosciuti". Insieme a lui l’architetto Felice Terrabuio (curatore artistico) con Streetartpiu, associazione no profit dal 2011 che valorizza giovani talenti e ha dato vita a un “temporary“ della creatività: solo una o due settimane di esposizione per i primi anni, tre settimane dal 2020. Il MiMuMo è una casa di vetro per l’arte, come sottolinea Felice Terrabuio, un contenitore di idee in movimento. E all’insegna del movimento e del cambiamento anche per Terrabuio è ora di esplorare altri sentieri: "Lascio la curatela e sarà Acquati a decidere come proseguire – conferma – Lascio il posto a idee nuove e a mia volta cerco nuovi stimoli". Per Vittorio Raschetti, critico, MiMuMo è un luogo eccentrico, trasparente e permanente, capace di dialogare con le pietre più nobili ed antiche della città, catalizzando un campo di forze creative e rigenerando la qualità dello spazio urbano. "Agli artisti offre una sfida – osserva il critico – per imparare a reggere l’urto delle interpretazioni dei cittadini, perché le trovate apparentemente assurde e le scommesse paradossali dell’arte contemporanea sono bussole per trovare una via d’uscita dal caos".

Spazio anche ai giovanissimi. Il micromuseo ha ospitato anche gli studenti del liceo artistico Nanni Valentini, in un avvicendarsi di opere da febbraio ad aprile 2024, terminando con una performance di danza e musica, “Essere“, ispirata alla donna. Prima aveva ospitato anche i colleghi dell’istituto Preziosine. A chiudere il decennio, l’artista e docente del Nanni Valentini Antonio Cusmà, con “Le mie radici“, un pannello work in progress prodotto sul posto dal 12 giugno al 1° luglio, sotto gli occhi dei passanti.