STEFANIA TOTARO
Cronaca

Monza, arrestato dipendente Adidas che si intascava il contante proveniente da falsi resi di merce

Il quarantenne brianzolo incensurato ha confessato. Il giudice non gli ha applicato nessuna misura cautelare in attesa del giudizio

Lo store Adidas di Monza dove è avvenuto il reiterato furto

Monza, 6 Settembre 2023 - Insospettabile dipendente dell'Adidas da 14 anni, incensurato, si è impossessato di almeno seimila euro dalla cassa dell'outlet dove lavorava a Monza intascandosi i contanti di falsi resi di merce. Un 40enne residente in Brianza è stato arrestato in flagranza di reato di furto aggravato dai carabinieri di Muggiò a cui la nota società di abbigliamento sportivo si era rivolta per scoprire come mai la percentuale di resi di merce venduta nel negozio monzese risultava pari al 7% rispetto al 2% della loro media nazionale.

I militari sono riusciti ad immortalare il dipendente mentre si metteva in tasca dei contanti presi dal registratore di cassa ed è scattato l'arresto. Il 40enne è stato condotto questa mattina al Tribunale di Monza per il processo per direttissima, dove ha confessato.

“Mi scuso, ho sbagliato e non so neanche perché l'ho fatto – ha detto l'imputato al giudice riuscendo a stento a trattenere le lacrime –. Non ho vizi, ho un lavoro sicuro e una casa dove convivo e per cui sto pagando il mutuo. È partito tutto da un errore fatto quattro mesi fa al registratore di cassa, dove ho visto che per i resi per un meccanismo sbagliato usciva uno scontrino e si apriva il cassetto dell'incasso e da allora non so perché ogni tanto l'ho rifatto e ho preso dei contanti. Ma dopo l'arresto ho spontaneamente consegnato i 5900 euro che avevo a casa, non li ho mai spesi né nascosti”.

Il denaro è stato sequestrato e restituito ad Adidas, che si è rivolta ad un avvocato arrivato al processo per tutelare gli interessi dell'azienda, secondo cui la cifra sottratta potrebbe essere anche più alta e si riserva di proseguire gli accertamenti. La Procura di Monza aveva chiesto la convalida dell'arresto del 40enne e la misura cautelare dell'obbligo di firma dai carabinieri in attesa del giudizio, non applicata invece dal giudice. Si torna in aula a novembre per il dibattimento, dove la difesa del 40enne ha già annunciato un patteggiamento o un processo con il rito abbreviato.