
Don Samuele Marelli, 49 anni, è stato direttore della Fondazione Oratori Milanesi
Seregno (Monza), 27 marzo 2025 – “Facciamo il bagno nudi?”. “Eh si ragazzi, sarebbe proprio bello starsene qui tranquilli in acqua senza costume”. Millanterie, approcci sessuali, frasi inopportune. Ostentazioni del corpo, battute pesanti. Pare fosse questo il tenore di alcune delle segnalazioni arrivate sul tavolo della Curia a proposito di don Samuele Marelli, 49 anni, indagato dal tribunale ecclesiastico lombardo per abusi sessuali ai danni di ragazzi che frequentavano l’oratorio, mentre in Procura è stato aperto un fascicolo. Il processo canonico in Curia è aperto dallo scorso giugno. A Seregno, dove il sacerdote aveva prestato servizio per sette anni e ricopriva l’incarico di vicario della comunità pastorale San Giovanni Paolo II nonché responsabile della pastorale giovanile locale (sei parrocchie), non si parla d’altro.
"Era una figura carismatica"
E prima ancora don Samuele Marelli sempre di giovani si era occupato, dato era stato direttore della Fondazione degli oratori milanesi. Un parrocchiano di Seregno accetta di parlare dietro promessa dell’anonimato. “Quando ho saputo di questa faccenda sono rimasto scioccato e lo siamo un po’ tutti. Don Samuele era amato, parlava molto bene, era una persona carismatica che sapeva conquistare i ragazzi. Mia figlia frequenta la parrocchia e non ha mai raccontato nulla di preoccupante o disdicevole su di lui. Fatico a dare credito alle voci che stanno correndo sul suo conto”. Tutto comincia nel dicembre del 2023, quando alcune voci arrivano in Curia a Milano. Immediatamente, viene aperta una “indagine previa”, secondo il diritto canonico una sorte di indagine preliminare per capire se dietro le voci ci sia qualcosa di concreto.
Processo canonico
Alcuni ragazzi hanno manifestato disagio per il comportamento del prete che li accompagna abitualmente ai campi estivi e in piscina. Le segnalazioni sono tante. E apparentemente ben circostanziate. Tanto che la Curia un anno fa decide prudenzialmente di rimuovere il sacerdote dal suo incarico pastorale. E si trasferirlo in un’altra parrocchia senza più incarchi pastorali che possano perpetuare i suoi comportamenti non irreprensibili finiti sotto inchiesta. Ufficialmente, in parrocchia si parla di “periodo di discernimento” per agevolare il recupero psico-fisico”. Richiesto dallo stesso sacerdote. Ce n’è abbastanza per aprire un processo canonico. Ai risvolti penali penserà un’eventuale inchiesta della Procura di Monza, ma bisogna rispondere fondamentalmente a una domanda: don Samuele era un buon prete, rispondeva a tutte le caratteristiche canoniche e non violava le prescrizioni del Vangelo?
Le reazioni a Seregno
Ancora il parrocchiano: “Non capivamo. Era cominciata a circolare la voce degli abusi sessuali. Non vere e proprie violenze, però, ma comportamenti non consoni. “Facciamo il bagno tutti nudi”, “sarebbe bello se potessimo stare senza vestiti in acqua...”. Apprezzamenti in piscina quando portava i ragazzini dell’oratorio in piscina. Ragazzini di 15-16 anni, tutti maschi… è pericoloso, chi lavora come educatore deve stare attento, ci vuole poco per venire equivocato ed essere messo in croce. A una parte politica poi non dispiace utilizzare episodi simili per attaccare la Chiesa e le istituzioni religiose. Don Samuele non era certamente un sacerdote noto per la sua vicinanza alla sinistra, ma piuttosto era considerato più vicino ad ambienti conservatori come "Cielle".
Precisazioni dall’Arcivescovado
Ad aprile si prevede intanto che il processo canonico arrivi a sentenza. Per casi simili, le possibilità sono tante, da una semplice ammenda fino alla riduzione allo stato laicale, con il soggetto non più ammesso ad esercitare il suo ministero e a dir messa. La Diocesi di Milano con un ampio comunicato ha ripercorso le tappe della vicenda, a cominciare dall’avvio del processo canonico al Tribunale ecclesiastico lombardo in primo grado e ricorda a chi ha segnalato i fatti all’Ordinario diocesano che “è loro garantita la possibilità di presentare denuncia anche in sede statale”.
E conclude che “la parrocchia, l’arcivescovo con i suoi collaboratori e l’intera comunità diocesana sono vicini alle persone coinvolte”. “Quando durante le festività natalizie di dicembre 2023 sono arrivate le prime segnalazioni dei comportamenti inappropriati di don Samuele Marelli, si è subito intervenuto chiedendogli di allontanarsi da Seregno e di sospendere qualunque attività pastorale, per procedere poi a una verifica di queste segnalazioni, per quanto compete all’autorità ecclesiastica, secondo le normative canoniche”.
Chi è don Samuele
Figura carismatica, sacerdote giovane e brillante, sembra il sacerdote ideale per assumere la guida della Fom, la Federazione degli oratori milanesi che raggruppa 1.200 oratori distribuiti su tutto il territorio lombardo. Classe 1976, originario di Novedrate nel Comasco, è ordinato sacerdote nel 2002. Da quel momento inizia la sua “carriera” all’interno dell’Arcidiocesi milanese. Nel 2008 assume la carica della Fom. Nel 2017 il suo approdo a Seregno dove assume la guida della comunità religiosa “San Giovanni Paolo II”, oltre che della pastorale giovanile che riunisce sei parrocchie della città brianzola. In un’intervista rilasciata nel 2022 in occasione dei vent’anni dall’ordinazione sacerdotale, raccontava come la pastorale giovanile “ha rappresentato per me una sfida, un’opportunità e una grazia, perché la giovinezza custodisce il tesoro prezioso della sincerità, della scoperta, della libertà e dei grandi slanci del cuore”. “Stare con i ragazzi e i giovani – continuava don Samuele – è davvero per un prete un’immensa benedizione, perché in qualche modo ti viene chiesto di metterti in gioco e rinnovarti continuamente”.