STEFANIA TOTARO
Cronaca

Donna picchiata dall’ex sul pianerottolo di casa: “T’ammazzo”. Lui era già accusato di violenze

La violenza è avvenuta a Seregno. Nonostante il divieto di avvicinamento, il 49enne ha seguito la donna dentro casa. Dopo le minacce, le ha sbattuto la testa contro il muro

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La donna è stata portata in ospedale

“Dove vai, vedi che ti ammazzo”. Si era appostato sotto casa della ex compagna per aspettarla e domenica scorsa, quando l’ha vista rientrare in tarda serata, ha fatto irruzione in auto minacciandola. Poi ha finto di andarsene e, invece, l’ha seguita ed è entrato nell’abitazione e quando la donna ha tentato di fuggire, l’ha raggiunta sul pianerottolo, facendole sbattere ripetutamente la testa contro le pareti. Le urla hanno spinto i vicini di casa a chiamare il 112 e i carabinieri della Stazione di Seveso hanno arrestato S.B., 49enne di Giussano.

Accusato di maltrattamenti e lesioni personali, con un divieto di avvicinamento già violato per cui aveva patteggiato 2 anni di pena con la sospensione condizionale e un altro episodio nell’aprile 2023 dopo la revoca della misura restrittiva, ieri dopo il processo per direttissima al Tribunale di Monza la giudice Giulia Marie Nahmias ha deciso che dovrà restare in carcere fino al processo fissato per metà ottobre.

Come chiesto dalla pm della Procura di Monza Sara Mantovani. Il difensore nominato d’ufficio al 49enne, l’avvocato Paolo Pozzi, aveva invece chiesto per l’imputato, che risulta senza fissa dimora, un nuovo divieto di avvicinamento alla ex o il divieto di dimora a Seregno, dove abita la donna e dove è accaduto il fatto.

“Volevo solo andare in casa a prendere le mie cose”, ha sostenuto il 49enne. La vittima, con cui l’uomo ha avuto un figlio, ha subìto lesioni con una prognosi di 4 giorni per trauma cranico e contusioni a spalla, collo e dorso. Il 13 aprile 2023 la donna aveva già avuto una contusione ad un polso quando l’ex, dopo essersi presentato diverse volte a casa, l’avrebbe insultata e minacciata più volte. “Ora posso fare quello che voglio e se mi impedisci di venirti a trovare, non sai cosa ti posso fare”. Allora era scattata la denuncia.