ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Dopo il rimpasto lacrime e sangue Il Pd chiede al sindaco di dimettersi

Due assessori sono stati sostituiti, deleghe pesanti passate dal primo cittadino ai nuovi esponenti

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di Alessandro Crisafulli

"Faccia un passo indietro". Chiede le dimissioni del sindaco Simone Gargiulo, il Partito democratico di Desio. È questa la reazione appena il primo cittadino ha messo nero su bianco il rimpasto di Giunta di cui si parlava da qualche mese (via due assessori leghisti, dentro altri due dello stesso partito, ma via anche una serie di deleghe pesanti che gestiva il sindaco). E che ha evidenziato fibrillazioni interne alla coalizione in sella da poco più di un anno. "Il giorno del giudizio è arrivato – sottolinea il partito guidato dall’ex assessore Giorgio Gerosa (foto) –. Il sindaco si vede costretto a togliere le deleghe agli assessori Ghezzi e Cuppari e lui stesso si vede spogliato di deleghe pesanti: Bilancio, Lavori pubblici e Partecipate. Ogni valutazione politica non può che essere impietosa. Un sindaco solo, debole, commissariato dalla Lega: artefice e vittima di scelte sbagliate". Secondo il Pd, il Carroccio avrebbe forzato per rimuovere due assessori fedeli a Gargiulo, inserendone altri due più vicini al vicesindaco Andrea Villa, cioè Martina Cambiaghi (capogruppo in consiglio ed ex assessore regionale) che ha preso i lavori pubblici e Marco dell’Orto al bilancio.

"La Lega rimuove due assessori fedeli al primo cittadino, proprio poche settimane dopo le sue affermazioni in Consiglio comunale sulla piena fiducia nei suoi assessori – prosegue il Pd –. Una guerra fratricida all’interno della Lega che prosegue da mesi, iniziata con il Congresso cittadino e proseguita con la restaurazione del ‘cerchio magico’ del vicesindaco Villa. Mentre va in scena questo vergognoso braccio di ferro per il potere, e nel silenzio più totale degli altri alleati di governo Lista Civica per Desio e Fratelli d’Italia che sembrano stare alla finestra a osservare, Desio ha iniziato il suo secondo ‘anno perduto’, perché mentre si susseguivano le scelte sbagliate e la città veniva mal governata, sono stati sprecati tempo e opportunità". Non certo la visione di Gargiulo, che invece nel suo bilancio di fine anno, solo pochi giorni fa, ha evidenziato i primi risultati: "Un anno impegnativo, difficile, ma con molto lavoro, ad esempio il nuovo regolamento edilizio e l’avvio della procedura per il nuovo Pgt, con il quale abbiamo posto le basi per il futuro". "Sicuramente entrambi gli ex assessori hanno pagato errori pesanti, inesperienza, troppa vicinanza al sindaco e l’essere dalla parte sbagliata della Lega – chiosa il Pd –. Pagano loro, ma non paga il principale responsabile: il sindaco Simone Gargiulo".