BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Dopo la violenza sulla barista. A Vimercate il corteo per dire basta

“Non una di più“ è lo slogan dell’iniziativa del 28 di Agende Rosse e delle associazioni a fianco delle donne. Attesi il questore Barilaro, il presidente della Provincia Santambrogio e la testimone di giustizia Piera Aiello.

Dopo la violenza sulla barista. A Vimercate il corteo per dire basta

Un flashmob di protesta contro le violenze sulle donne e i femminicidi La manifestazione in programma il 28 settembre è alla seconda edizione

Drappi rossi in vetrina a luglio, e ora il corteo contro la violenza sulle donne. Torna con un motivo in più, lo stupro della barista a Vimercate poche settimane fa, la manifestazione che il 28 settembre porterà in città associazioni da tutta la Lombardia per dire no al femminicidio e ai maltrattamenti.

Una lotta allargata a tutte le forme di sopruso alla sua seconda edizione. La prima un anno fa: “Non una di più“, lo slogan scelto per il nuovo appuntamento promosso da Agende Rosse e sottoscritto da tanti gruppi fra i quali Libera, Long Live Limo, Coraggiosamente.it, Su la testa, 25esima ora, la stessa Donne Diritti, Arci Aldo Motta, Anpi, Telefono donna, Acli. "La città non è sorda alla causa delle vittime", dicono gli attivisti sempre in prima linea fra incontri pubblici e nella formazione nelle scuole.

Una missione portata avanti con abnegazione.

"La brutalità non ha giustificazione, è vile prevaricazione di una persona su un’altra", le parole degli organizzatori, che tornano di attualità, dopo quello che è successo alla trentenne al bar, prima derubata e poi costretta a sottomettersi al presunto aguzzino, il 19enne Alessandro Gaudioso, arrestato pochi giorni dopo l’aggressione.

Un copione insopportabile che qui non si vedeva da decenni e adesso incredulità e sconcerto aprono la strada all’azione.

Si scende in piazza per dire no a tutto questo, l’obiettivo è chiedere alle istituzioni "più attenzione, più giustizia, più prevenzione di lutti e vessazioni", ma anche per lanciare un messaggio d’amore e speranza: "Occorre investire sull’educazione alle relazioni sane, al rispetto del ruolo della donna e dell’altro".

E per chi vive l’inferno "l’invito a interrompere la spirale della sopraffazione". Un appello che non resterà inascoltato, ci saranno il questore di Monza, Salvatore Barilaro, il presidente della Provincia Luca Santambrogio, la testimone di giustizia Piera Aiello, una “voce“ che darà ulteriore forza al messaggio, e tanti sindaci. In marcia uno accanto all’altro dalla parte di moglie compagne che vivono un inferno. Un evento nato da episodi di cronaca sempre più pesanti che vuole incidere sul fenomeno e spronare "a non voltarsi dall’altra parte". Appuntamento in piazzale Martiri Vimercatesi alle 15 sabato 28.