ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Dopo le Olimpiadi. Monza premia le sue ragazze d’oro: "Mai mollare"

La Corona Ferrea a Myriam Sylla, Alessia Orro e Anna Danesi. Incontro con gli atleti dei licei sportivi, assente Paola Egonu.

Dopo le Olimpiadi. Monza premia le sue ragazze d’oro: "Mai mollare"

La Corona Ferrea a Myriam Sylla, Alessia Orro e Anna Danesi. Incontro con gli atleti dei licei sportivi, assente Paola Egonu.

Dall’Olimpo della pallavolo alla Sala d’onore della Villa Reale il passo è stato breve. Myriam Sylla, Alessia Orro e Anna Danesi, giocatrici del Vero Volley e componenti della Nazionale italiana di pallavolo, in virtù della storica vittoria della storica medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, sono state omaggiate ieri dalle istituzioni politiche del territorio, dalla Provincia al Comune di Monza.

A mancare, tra le quattro azzurre che fanno parte del club pallavolistico monzese-milanese, soltanto Paola Egonu, che non ha potuto presenziare alla cerimonia per via di un’antipatica infezione alle fosse nasali che richiede ora un piccolo intervento chirurgico. Il presidente della Provincia di Monza e Brianza Luca Santambrogio ha consegnato una targa di riconoscimento alla capitana della Nazionale femminile di volley Anna Danesi, mentre il Comune di Monza ha onorato tutte e tre le campionesse presenti con una perfetta miniatura della Corona Ferrea della Regina Teodolinda, il più iconico dei simboli monzesi. A presenziare all’evento sono stati anche il presidente regionale Fipav Piero Cezza, la presidente del Consorzio Vero Volley Alessandra Marzari, e gli studenti e le studentesse provenienti dai licei scientifici a indirizzo sportivo di Monza, Achille Mapelli e San Giuseppe, emozionati nel conoscere dal vivo le loro beniamine. Nella Nazionale guidata da Julio Velasco, le tre atlete del Vero Volley hanno dato un contributo fondamentale: Anna Danesi come centrale con eccezionali doti a muro ed efficacia in attacco (nominata come una delle due migliori centrali della competizione), Alessia Orro in qualità di palleggiatrice, preziosa anche nella fase di muro e di difesa (migliore palleggiatrice del torneo), e Myriam Sylla come schiacciatrice potente in attacco, abile in ricezione e di grandissima grinta in campo (una delle due migliori schiacciatrici). Senza contare Paola Egonu, che da opposto dalla forza esplosiva è stata nominata la migliore giocatrice della competizione (e migliore opposto). Le “ragazze d’oro“ hanno risposto alle tante curiosità delle studentesse e degli studenti presenti, a partire dalla domanda su quale sia stato il primo pensiero dopo la vittoria in finale. "Non ce ne siamo rese conto subito – risponde la capitana Danesi –, al momento c’è stata solo grande gioia, ma quando siamo a contatto con il pubblico realizziamo ciò che è avvenuto". "Rappresentare l’Italia è stato un grande onore – la segue Orro –, ci ha dato la grinta per non mollare mai, consapevoli di avere un Paese di fronte a noi". Molto significative poi le parole di Sylla riguardo alla gestione dei momenti di difficoltà. "Ci sono e ci saranno sempre – dice la campionessa –, non era stata semplice l’estate precedente, con la delusione al mondiale. A volte ho pensato di mollare, penso sia umano. Ma sognavo questa medaglia, e questa gioia mi ha ripagata".

Poi l’ansia: "Io ho ansia sempre, prima di ogni partita, anche delle amichevoli, perché ho paura di sbagliare. Ci sto lavorando con uno psicologo. Penso sia importante lavorare per imparare a controllare le emozioni. Alla semifinale olimpica ho vomitato dall’ansia, ma alla fine non mi ha ammazzato". Parole che hanno colpito gli alunni delle scuole. Arianna Bassino, Rebecca Bulleri, Cloe Livieri e Matteo Vimercati, delle terze del Mapelli, giocano agonisticamente a pallavolo e hanno tutti espresso una "grande emozione nell’aver visto e ascoltato le atlete della Nazionale". Arianna, soggetta ad ansia, si è ritrovata nelle parole di Sylla. Matteo ha detto di sentirsi ispirato da loro e di "voler provare ad arrivare al loro livello". Impresa non impossibile: il liceo Mapelli esprime talenti che giocano nello stesso Vero Volley, ed oggi richiama studenti sportivi provenienti anche da altre parti d’Italia, come le stesse Arianna (originaria di Torino), e Rebecca (dalla Toscana).