Iginio Rota, Renato Pellegatta, Emilio Cereda, Aldo Motta, Pierino Colombo e Luigi Ronchi. Domenica si terrà la commemorazione dei Martiri Vimercatesi, a 80 anni dall’eccidio. Doppia celebrazione in città e ad Arcore, dove i partigiani ventenni vennero uccisi per rappresaglia. Protagonisti della mattinata, gli studenti dell’Italo Calvino, della don Zeno Saltini e dell’Albert Einstein che leggeranno alcuni brani in loro onore. Era il 2 febbraio 1945, una mattina gelida, a due mesi dalla Liberazione. Ma i sei non la videro mai. I nazifascisti a un passo dalla disfatta non rinunciarono alla sentenza di morte. Il 29 dicembre ‘44 i ribelli avevano attaccato il campo volo alla Gilera, Rota morì durante l’assalto, gli altri furono arrestati e giustiziati. I Martiri dopo l’8 settembre non avevano aderito alla repubblica di Salò. Una lettera dal carcere di Pierino Colombo alla madre riporta l’orologio indietro. "Monza, 25 gennaio 1945: ci hanno interrogati tutti. Sono sempre in cella con Cereda. Ora ci devono giudicare. Vi prego di non pensare... speriamo vada tutto bene". "La loro morte fu forse il primo segno tangibile per tutti dell’oppressione esercitata dal regime, della totale assenza di libertà proiettata nella vita di tutti i giorni". Così la concittadina Elvira Corbetta descrisse l’ondata di commozione che pervase la comunità dopo la fucilazione: "La processione di vimercatesi che portarono fiori al campo volo nei giorni successivi alla strage racconta che anche chi era attendista ruppe gli indugi per schierarsi dalla parte della libertà". Appuntamento alle 8.30 in santuario per la messa, 9.30 ritrovo al monumento in piazzale Martiri Vimercatesi. Poi partenza in pullman per Arcore. Alle 11, ritorno a Palazzo Trotti e dopo un corteo per le vie della città, ci saranno gli interventi dei sindaci Francesco Cereda (Vimercate) e Maurizio Bono (Arcore) e del presidente di Anpi, Savino Bosisio.
Bar.Cal.