
Frederico Bastos Neves aveva 33 anni. Originario di San Paolo in Brasile, viveva ormai datempo nell’hinterland milanese. A Novate Milanese. Con il fratello Felipe, 26 anni, lavorava duramente, per conto di una ditta esterna da una settimana circa era a Biassono, su è giù per il silos della San Giorgio Mobili srl. Dovevano montare e fare manutenzione ad alcune antenne di telefonia mobile.
Giovedì 10 marzo, intorno alle 14, avevano finito. Dovevano solo scendere. Perfettamente imbracati, le misure di sicurezza seguite alla perfezione, i moschettoni allacciati.
Felipe del resto ci teneva, la responsabilità delle misure di sicurezza era sua. All’altezza di unaventina di metri, l’imponderabile.
Una delle antenne di telefonia mobile si è staccata ed è andata a urtare il cestello su cui si trovavano i due fratelli. Il più giovane è riuscito a sganciare i moshettoni in tempo e si è attaccato a un appiglio. Suo fratello maggiore no: è rimasto attaccato, penzolante e si è schiantato al suolo.
Una caduta fatale, mentre Felipe se l’è cavata miracolosamente, con un trauma all’arto superiore: portato in codice verde all’ospedale di Desio, sta meglio ma nel cuore e negli occhi si porterà probabilmente per sempre la tragedia di cui è rimasto vittima il fratello. Su questa ricostruzione stanno lavorando gli agenti della polizia locale di Biassono, intervenuti l’altro pomeriggio in via delle Industrie. Con loro in ansia sin dall’iniizio anche il sindaco Luciano Casiraghi. È il quarto infortunio mortale accaduto in Brianza negli ultimi 4 mesi. Da dicembre, uno al mese. "Non può accadere nel 2022 che si muoia per lavorare" è il primo pensiero di Roberto Frigerio, segretario Cisl Monza Brianza e Lecco, il giorno dopo l’incidente sul lavoro che ha ucciso a Biassono un operaio di 33 anni. "Siamo in attesa di comprendere esattamente l’accaduto - aggiunge Frigerio -, se sia stata una fatalità o altro: quindi aspettiamo a fare le valutazioni del caso. Ma è sconcertante contare già 3 morti in Brianza dall’inizio dell’anno, ed è drammatico come questi fatti vengano spesso accettati come eventi inevitabili. Come sindacato ribadiamo che è fondamentale la formazione dei lavoratori. Inoltre nelle imprese devono esserci controlli più presenti e precisi. E bisogna anche prevedere momenti di verifica dell’apprendimento della formazione perché non si risolve la questione sicurezza solo con l’opuscolo informativo o il corso online, soprattutto poi per i lavoratori precari e a tempo determinato".
Sono di fine febbraio i dati dell’Inail sugli infortuni sul lavoro nel 2021 rispetto al 2020, un aggiornamento che indica come in Brianza ci sia stato un calo: si sono registrati 7.315 infortuni nel 2021 contro i 7.709 del 2020 con 4 incidenti mortali contro gli 8 dell’anno precedente. Ma per la Cisl Monza e Brianza se la diminuzione è un dato ovviamente positivo, allo stesso tempo sottolinea che i numeri sono ancora alti e, inoltre, sono valori rilevati in un anno influenzato dall’epidemia in cui si è fatto ampio ricorso a forme di lavoro smart o ammortizzatori sociali. Sulla stessa linea interviene anche la Cgil Monza e Brianza che sottolinea come l’incidente a Biassono abbia causato "il terzo decesso sul lavoro in Brianza dall’inizio del 2022 ed è il secondo – osserva Giulio Fossati, segretario Cgil Monza e Brianza - avvenuto su una piattaforma elevabile dopo quello accaduto poche settimane fa a Lissone a un giardiniere che lavorava su degli alberi. Purtroppo c’è una nuova conferma di come questo strumento di lavoro si configuri come uno tra i più esposti a pericoli per chi lo usa. Nel caso di Biassono è chiara la dinamica che ha portato alla morte di uno dei lavoratori, mentre ora bisogna capire i motivi per cui è caduta l’antenna". Fossati ribadisce che bisogna investire sulla cultura della sicurezza con formazione e controlli: "Contro questi incidenti bisogna lavorare sulla valutazione dei rischi - spiega il segretario Cgil -, in particolare quelli che riguardano cantieri esterni e mobili. Bisogna poi intervenire sulla formazione, sulla conoscenza da parte dei lavoratori sulla prevenzione dei rischi e di questi tipi di incidenti. Inoltre i responsabili dei cantieri temporanei devono specificare tutti i rischi di quell’intervento. E poi bisogna far rispettare le norme alle imprese e per questo serve una vigilanza maggiore".
Martino Agostoni
e Dario Crippa
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