CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Duomo e musei: "Boom di turisti grazie a Milano"

Il controcanto della nuova direttrice Rita Capurro "Ingressi programmati, non si può fare di più".

Rita Capurro direttrice del Museo e tesoro del Duomo di Monza dove le visite sono contingentate

Rita Capurro direttrice del Museo e tesoro del Duomo di Monza dove le visite sono contingentate

"Guardando la statistica Monza non figura poi così male nel settore cultura – smorza i toni Rita Capurro, direttrice del Museo e tesoro del Duomo di Monza –. Il boom del turismo su Milano sta avendo una ricaduta positiva anche sulle presenze di visitatori a Monza. Nel nostro museo le visite sono programmate e sarebbe impossibile accogliere anche solo 200 visitatori in più. Non sarebbe sostenibile, aprire ulteriormente la Cappella Zavattari, anche nel rispetto delle funzioni religiose che si svolgono in Duomo. Per noi la situazione è ottimale".

Durante l’estate la città si svuota e si riducono i monzesi che vanno a visitare la Corona ferrea e il Museo e tesoro del Duomo, in compenso arrivano i turisti da altre parti d’Italia e dall’estero. Sono costanti i contatti tra Duomo, Comune, Musei civici e Reggia di Monza che hanno creato una rete sinergica che funziona, anche con agevolazioni di biglietteria tra l’uno e l’altro.

Secondo la direttrice Capurro la 54esima posizione su scala nazionale non è male: bisogna guardare i parametri su cui è stata costruita la classifica. Sul fronte museale Monza si dimostra una città viva che muove interesse tra i cittadini, dai dintorni e da fuori. Il 2025 in arrivo si rivela carico di proposte. Ai primi di gennaio chiuderà l’iniziativa della visita ai bozzetti di Marco Carnà e alle sue vetrate artistiche a fianco del rosone. Poi si parte il 18 gennaio con l’inaugurazione dell’opera di Stefano De Fedeli, nella sala del Rosone.

Arriva a Monza, dal museo del Duomo di Vigevano, la terza tavola del polittico che in origine era nella Cappella di San Giovanni Battista nella cattedrale monzese. Le prime due raffiguranti i santi Pietro e Paolo e la decollazione di San Giovanni Battista sono nella collezione monzese. In arrivo la terza tavola, raffigurante San Benedetto e Santa Caterina da Alessandria che resterà a Monza fino al 13 aprile. "Mostreremo finalmente il trittico completo – spiega la direttrice Capurro – e faremo un focus su Stefano De Fedeli che insieme a Vincenzo Foppa è il pre leonardista lombardo di maggiore rilievo. Per questo sono previsti almeno 4 incontri con gli esperti sul tema. Poi la primavera sarà tempo di visite scolastiche, per arrivare a settembre con una mostra dedicata ad Andrea Sala, pittore monzese e direttore fondatore della Scuola di affresco. A dieci anni dalla sua morte – spiega Rita Capurro – vogliamo ricordarlo con una selezione dei suoi disegni e dei suoi dipinti. Uno dei temi forti della sua poetica artistica era la maternità".

A fine ottobre un omaggio a Roberto Cassanelli, già direttore del museo, recentemente scomparso. "E poi – chiosa Capurro – i monzesi sono invitati, fino a fine aprile, a votare la Chiesa di San Maurizio (Chiesa della Monaca di Monza) come luogo del cuore, sul sito del Fai, per promuoverne il restauro".