Sono “Donne indimenticabili“ che hanno lasciato il segno nel mondo della cultura, superando stereotipi e lottando – con le “armi“ dell’intelletto e del talento – per avere la possibilità di esprimere le proprie qualità. Nasce con l’intento di celebrare straordinarie figure della storia recente la rassegna della Casa della Poesia di Monza in scena, da fine ottobre fino al 29 novembre, ai Musei Civici monzesi. Se il 26 ottobre si è omaggiata Aurelia Josz, fondatrice al Parco di Monza della prima scuola agraria femminile in Italia, questo venerdì sarà la volta di un’altra donna simbolo: Artemisia Gentileschi. A partire dalle 18, le voci recitanti di Raffaella Fossati, Silvia Messa e Antonetta Carrabs (per testi di Antonetta Carrabs, presidente della Casa della Poesia), illustreranno la vita e gli aneddoti più significativi riguardanti la grande pittrice del ‘600 italiano, accompagnati da sessioni musicali al violino di Miriam Fiorendi. La Gentileschi fu una pittrice di scuola caravaggesca, figlia del pittore pisano Orazio Gentileschi. Fu solo dopo l’approdo nell’Urbe che la sua pittura raggiunse il suo massimo valore espressivo, risentendo grandiosamente delle innovazioni del contemporaneo Caravaggio dal quale derivò l’abitudine di adottare modelli reali, senza idealizzarli o edulcorarli e, anzi, trasfigurandoli in una potente quanto realistica drammaticità. "Siamo orgogliosi e felici di poter collaborare con i Musei Civici nella promozione di iniziative culturali a beneficio della città - commenta Antonetta Carrabs -. Un nuovo profilo di museo non più incentrato sullo svolgimento delle attività di collezione, conservazione, ricerca ed esibizione, ma connesso agli altri luoghi della cultura del territorio, aperto al pubblico e alle sue esigenze".
Alessandro Salemi