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Guido Meregalli, l’arciprete Marino Mosconi ed Emanuele Patrini, coordinatore del progetto per la Caritas, alla presentazione dell’iniziativa solidale
"La città non è stanca delle case". Con questo leitmotiv l’arcivescovo Mario Delpini ha lanciato il “Fondo Schuster-Case per la gente” per tutta la diocesi. L’iniziativa prende il via anche nel decanato di Monza, Brugherio e Villasanta da domenica 9 marzo. Partirà così la raccolta fondi in parrocchie, comunità, associazioni e movimenti per sostenere chi non può permettersi di pagare l’affitto.
A tutti gli enti coinvolti si chiederà anche di individuare immobili che possano essere posti a servizio dell’iniziativa o persone che vogliano destinare risorse a servizio della rete che se ne occupa. A Monza e dintorni il progetto sarà coordinato dal Decanato. I dettagli sui siti fondoschuster.it e caritasambrosiana.it. "Nella prima fase - come spiega Emanuele Patrini, coordinatore di progetto per Caritas - abbiamo avviato la costituzione del fondo. Seguirà la definizione dei criteri di intervento e la mappatura degli appartamenti disponibili".
In prima linea i centri ascolto (a Monza in via Zucchi e in largo Esterle) che rispondono al servizio Siloe (promosso dalla Caritas Ambrosiana e dal Servizio per la vita sociale e il lavoro). La rete di servizi contratterà con i proprietari di case le dilazioni di sfratti per chi, pur impegnandosi, si trova impossibilitato a pagare l’affitto. Il Fondo Schuster servirà per il 50% a finanziare interventi di ristrutturazione e trasformazione di appartamenti dismessi, per il 30% ad aiutare le famiglie a coprire affitti, bollette, spese condominiali e per il restante 20% per fornire garanzie ai proprietari che scelgono di affittare gli immobili a canone agevolato.
Caritas promuoverà la messa a disposizione, in forme agevolate, dei circa 7.000 alloggi sfitti o abbandonati di Monza, l’avvio di progetti di edilizia sociale e individuerà alloggi sul territorio per favorire il reinserimento sociale di quanti desiderano dare un nuovo inizio alla propria vita. Come ricorda don Augusto Panzeri, responsabile Caritas Monza, Caritas e San Vincenzo hanno attivato da anni il progetto Monza Ospitalità, unico in Italia nel suo genere. Dispone di una trentina di appartamenti, di cui 11 donati da famiglie. Con i proprietari stipula contratti, poi con la famiglia richiedente firma un altro accordo socio assistenziale, con il quale chiede un contributo di solidarietà.
L’incontro avviene tramite segnalazione dei servizi sociali. Per il Comune è attiva l’Agenzia per l’abitare che mette in relazione una ventina di proprietari di casa con altrettanti inquilini bisognosi. In questo contesto, come spiega don Augusto, nascono piccole storie di solidarietà: "Una signora ha offerto la sua liquidazione al termine della vita lavorativa, con quei soldi abbiamo acquistato quattro appartamenti".