Monza, 12 novembre 2020 - "A Monza la situazione rischia di diventare esplosiva e per certi aspetti lo è già all'interno dei nostri ospedali, come al San Gerardo. Sono diversi giorni che lancio appelli per richieste di aiuto, mi arrivano telefonate dal nostro nosocomio di personale medico e infermieristico che non so quanto ancora possa resistere". Lo spiega il sindaco di Monza, Dario Allevi. La città, come tutta la provincia di Monza e Brianza, nelle ultime settimane ha visto un'impennata di contagi di coronavirus e numeri allarmanti per quanto riguarda gli ospedali. "Siamo arrivati a un numero altissimo di ricoverati - spiega Allevi - sono 465 Covid, di cui 45 in terapia intensiva. Se è vero che a primavera avevamo raggiunto il picco massimo di ricoverati nell'ordine di 600 persone, oggi non possiamo arrivare a quel numero perché, a differenza di allora, abbiamo una parte dei nostri 'angeli' bloccata a casa perché contagiata da Covid. Sono 310 fra medici e infermieri positivi al virus e quindi in quarantena. Ora non sono i letti che mancano o i ventilatori ma è personale medico e sanitario". Per questo motivo, spiega il sindaco di Monza, "ieri è venuto a farci visita l'assessore Gallera e con il direttore del San Gerardo gli abbiamo chiesto di sollecitare sia Esercito sia Protezione civile per mandarci medici e infermieri. Ora siamo in attesa di avere una risposta". L'umore del sindaco non è dei migliori, soprattutto coi nuovi dati giornalieri che parlano di oltre mille contagi. "Mi aspettavo che oggi fosse non dico un giorno di svolta ma comunque favorevole rispetto a quello che abbiamo vissuto - sottolinea -. Oggi si sarebbe dovuto vede l'effetto del primo coprifuoco regionale delle 23, e mi aspettavo un minor numero di contagi, cosa che non è accaduta. Siamo sui mille nuovi positivi nelle ultime 24 ore nella provincia e 148 in città, in linea con le ultime settimane, non c'è stata una diminuzione".
CronacaCovid, allarme del sindaco di Monza: "Siamo la Bergamo di sei mesi fa"