Un altro morto sul lavoro. Il secondo dall’inizio dell’anno in Brianza. Il secondo in un mese e mezzo. Ieri a Brugherio ha perso la vita un operaio di appena 24 anni. Amadou Sanneh, residente a Lentate sul Seveso, ma domiciliato a Monza, ieri è stato investito da una fiammata provocata da un’esplosione mentre stava lavorando nel reparto di miscelazione solventi e resine alla Mega Wilckens di Brugherio. A fine aprile a perdere la vita, dopo cinque giorni di agonia, era stato Mohamed Abdeltawwab Kamel Mabdrouk, egiziano di 42 anni: era stato colpito da un pezzo di metallo di una gru mentre lavorava nel cantiere di un palazzo in costruzione di via Giacosa, vicino all’ex cotonificio Cederna a Monza. Appena si è diffusa la notizia della tragedia sul lavoro a Brugherio, i rappresentanti della Cgil Monza e Brianza sono arrivati davanti ai cancelli della Mega Wilckens per un presidio con cui ribadire la necessità di maggiori controlli per garantire maggiore sicurezza.
"La Cgil si è messa a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda – il commento di Federica Cattaneo, segretaria della Camera del lavoro Cgil per Monza e la Brianza –. Ci stringiamo attorno alla famiglia del lavoratore deceduto". In via Aristotele, ieri mattina, è arrivato anche il sindaco di Brugherio, Roberto Assi: "Quanto accaduto – le sue parole – scuote la nostra città e ci induce a esprimere il cordoglio dell’Amministrazione per la morte del giovane operaio. Nella nostra Provincia, come accertato dalle autorità di riferimento, gli incidenti sul lavoro sono in calo – ricorda Assi – anche grazie al controllo costante da parte delle Agenzie deputate e della generale presa di coscienza circa la necessità di tutelare la sicurezza dei lavoratori. Confidiamo nel ruolo di garanzia e tutela delle Autorità preposte e nelle azioni che le stesse porranno in essere". Dai dati di Ats, nel 2023 il numero degli infortuni denunciati registra una riduzione del 19,76% a Monza e Brianza. Nel primo trimestre del 2024 gli infortuni registrano un incremento dell’1,4% su base regionale, mentre in provincia sono in calo dell’8,4%. Da gennaio sono state effettuate da Ats 59 inchieste per infortuni sul lavoro. Entro la fine di settembre saranno effettuate 200 ispezioni aggiuntive in fascia serale, sabato e domenica, nei settori edile, della logistica e dei trasporti oltre che nelle imprese manifatturiere con impiego prevalente di macchine operatrici.
Al progetto hanno aderito 21 tecnici della prevenzione su base volontaria, che saranno retribuiti attraverso l’impiego di una parte dei proventi delle sanzioni. Ats ha a disposizione una task force di 60 operatori e la direzione sta provvedendo ad assumere in questi giorni altri 10 tecnici. Dall’inizio dell’anno sono stati effettuati 2.386 controlli e 911 ispezioni riguardanti 712 aziende, di cui 24 agricole e 497 edili; i cantieri ispezionati sono stati 377, di cui 53 con esito sfavorevole (dove sono state trovate irregolarità di vario tipo, dalla carenza dei dispositivi di protezione individuale alle irregolarità su ponteggi, macchinari e delimitazione degli spazi). Tecnici della prevenzione, ma anche medici del lavoro, assistenti sanitari, chimici, ingegneri di Ats lavorano ogni giorno sul territorio per far rispettare le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. "Per il contrasto agli infortuni sono attivi tre piani mirati – spiega Francesco Genna, direttore della Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro per Ats –. Noi facciamo i controlli, ma spetta alle aziende metterli in pratica".