GIANNI GRESIO
Cronaca

Emilio Berti, il luminare torna sui banchi. A 74 anni si iscrive al corso di specializzazione

Nel corso della sua carriera, terminata con la pensione nel 2021, ha addirittura scoperto e studiato una particolare patologia, a cui è stato dato il suo nome. Ora ha deciso di conseguire il master in Anatomia patologica: “Ritengo che non sia proibito voler continuare a studiare”

Emilio Berti, dermatologo, docente universitario: su Scopus, indice biografico di riferimento per i lavori scientifici, ci sono oltre 23mila sue citazioni

Emilio Berti, dermatologo, docente universitario: su Scopus, indice biografico di riferimento per i lavori scientifici, ci sono oltre 23mila sue citazioni

Monza, 9 marzo 2025 – Nel 2021 ha raggiunto l’età pensionabile, traguardo agognato da molti. Ma non da lui, che infatti non è tornato a pescare le trote in val Trebbia, il suo hobby, o si è messo a contattare gli amici per ricordare con nostalgia i tempi della gioventù. Non ci pensa nemmeno. Perché Emilio Berti, 74 anni, docente universitario di dermatologia, approdato alla pensione nel 2021 come professore ordinario, ha sempre un’agenda piena di impegni.

Il tutto, malgrado la sua attività nel campo della ricerca gli abbia già riservato riconoscimenti e gratificazioni: su Scopus, indice biografico di riferimento per i lavori scientifici, ci sono oltre 23mila sue citazioni. Nel 1999 ha scoperto e studiato una particolare patologia, che da allora viene anche indicata come linfoma di Berti. Anche per questo motivo è conosciuto e apprezzato in campo internazionale: a luglio, per esempio, il docente monzese sarà all’Università di Glasgow, in Scozia, per tenere una lectio magistralis sui linfomi cutanei.

Di nuovo sui banchi

Ma questo non è abbastanza per l’inarrestabile prof, che sta studiando per conseguire la specializzazione in Anatomia Patologica. Un corso di studi che richiede quattro anni. “Ritengo – commenta scherzosamente – che non sia proibito voler continuare a studiare”. Nato a Monza, studente al liceo scientifico Frisi, è sempre stato attratto dal mondo della medicina. Papà Michele e mamma Rita erano convinti che Emilio puntasse sulla facoltà di Matematica o di Fisica.

Nel 1976 si laurea invece in Medicina e nello stesso anno ottiene una borsa biennale di studio per studiare le conseguenze della diossina dopo il disastro dell’Icmesa di Seveso. Nel 1980 è professore a contratto a pagamento. Dapprima a Milano, poi a Sassari, di nuovo a Milano. Dal 1987 è professore associato. Dal 2000 al 2016 è docente all’Università di Milano Bicocca. Poi ritorna alla Statale e diventa direttore dell’Unità Operativa Complessa del Policlinico di Milano.

Doppio ruolo

L’insegnamento è la sua passione: attualmente è docente in due scuole di specializzazione, quelle di dermatologia, e allergologia e immunologia. Nel 2024 è stato nominato professore emerito dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica.

Il lavoro l’ha portato in giro per il mondo, le sue ricerche sono sintetizzate in 800 pubblicazioni. Nella stessa giornata può così capitare che, la mattina, timbri la presenza come specializzando e al pomeriggio tenga corsi come docente ai suoi stessi compagni di specializzazione. “Ma la motivazione – conclude – è sempre quella di curare al meglio gli ammalati”.