
Un anno impegnativo per i volontari dell’Enpa
Monza, 30 marzo 2019 - L'Enpa dà i numeri… del 2018. Un anno intenso quello che ha visto protagonisti i 197 volontari dell’Ente nazionale protezione animali di Monza. Dati alla mano per quanto riguarda i cani nel 2018 gli ingressi sono stati 496, le uscite 421 (al 31 dicembre erano 65 i cani ospitati nel rifugio), 10 interventi chirurgici, 124 sterilizzazioni e 162 inserimenti di microchip. Nel gattile invece sono giunti 837 mici, usciti 711 (al 31 dicembre erano presenti 62 gatti), 54 interventi chirurgici, 402 sterilizzazioni e 537 inserimenti di microchip. Ma nel 2018 al rifugio di via San Damiano sono entrati anche 15 pesci rossi, un pitone e 3 topi. Un lavoro intenso quello svolto dal sodalizio che, guidato da Giorgio Riva, ospita attualmente circa 250 animali.
" stato un anno impegnativo, in perfetta linea con gli altri – commenta Riva – Adesso siamo impegnati nella realizzazione dell’Oasi della Biodiversità, un progetto che avevo in mente già trent’anni fa". Riva e il suo team hanno sempre guardato avanti, ma purtroppo quotidianamente devono fare i conti con antiche situazioni di abbandono, maltrattamento e negli ultimi anni anche la moda di molti di accogliere animali esotici non certo affettuosi come quelli domestici.
"Come nel caso di un pitone ritrovato durante una perquisizione della Polizia di Stato nella casa di un tossicodipendente – spiega Riva – Gli agenti oltre a trovare la droga hanno trovato nella teca un pitone in pessime condizione. La temperatura era troppo bassa, il pitone era in una condizione di letargo e stava per essere aggredito da quel topo vivo messo nella teca come preda". Ma a trovare rifugio nel canile dell’Enpa anche ben più innocui pesciolini rossi lasciati in bella vista sul bancone di un ristorante cinese in vaschette inadeguate e c’è persino chi li aveva «reclusi» in un bicchiere. Ma spesso dietro a storie di maltrattamenti ci sono anche situazioni di fragilità sociale.
"Come i trer ratti domestici trovati dagli operatori dei Servizi sociali nell’appartamento di un assistito del quale non si avevano notizie – continua Riva – Sono animali diffusi, che si acquistano nei negozi". Accanto a storie di abbandono e di maltrattamento ci sono anche storie di animali che aiutano chi sta vivendo una condizione di disagio. "È una grande gioia quando i ragazzi diversamente abili entrano in canile – prosegue – Il modo in cui si rapportano con gli animali". Animali che aiutano anche a diventare migliori, come nel caso delle persone che nel corso del 2018 nel canile dell’Enpa hanno svolto lavori socialmente utili. L’amore - ma soprattutto il rispetto – per il animali inizia sui banchi di scuola. "Ai miei tempi le maestre ci portavano al circo o allo zoo – conclude Riva – Oggi spieghiamo ai bambini il rispetto verso gli animali".