Monza, 5 febbraio 2023 - Non è nuovo alle cronache Michele Gruosso, il 28enne arrestato con l'accusa di aver picchiato e sequestrato una escort in un motel della Brianza, costringendola ad assumere cocaina e subire atti sessuali.
L'uomo, pescarese, sconta infatti condanne in primo e secondo grado per il tentato omicidio del patrigno, pianificato insieme alla madre Daniela Lo Russo, ribattezzata Lady Coumadin, dal nome del farmaco anticoagulante che avrebbe dovuto uccidere l'uomo, provocandogli un'emorragia interna: l'intento di madre e figlio, infatti, era inscenare un decesso per cause naturali.
Il piano fu fortunatamente sventato dai carabinieri, insospettiti da una strana aggressione che l'uomo, secondo marito di Lo Russo, aveva subìto poco tempo prima. E infatti dalle indagini emerse che i mandanti dell'aggressione erano sempre loro, Lady Coumadin e figlio. I fatti risalgono al 2016, dunque quando Michele Gruosso era appena 22enne. Per il tentato omicidio del patrigno, il ragazzo è stato condannato a 12 anni e 8 mesi di reclusione sia in primo grado a Pescara sia in corte d'Appello all'Aquila. Ora si attende il giudizio definitivo della Cassazione. La madre, invece, si è tolta la vita pochi giorni prima della sentenza di secondo grado, mentre si trovava agli arresti domiciliari in Calabria.
Gruosso, sempre come complice della madre, è stato inoltre coinvolto in un secondo processo, strettamente legato al primo. Lady Coumadin e figlio erano stati accusati di aver trafugato due faldoni del processo d'appello dagli uffici del Tribunale dell'Aquila, dandoli poi alle fiamme in aperta campagna. Una vicenda per cui Gruosso ha patteggiato una pena di due anni.