STEFANIA TOTARO
Cronaca

Estorsione a Berlusconi: "Non lascio la Thailandia"

La papi girl Skorkina rifiuta di tornare per deporre sulle accuse a Giovanna Rigato. I figli del Cavaliere valutano se pagare un aereo alla testimone del caso Olgettine.

La papi girl Skorkina rifiuta di tornare per deporre sulle accuse a Giovanna Rigato. I figli del Cavaliere valutano se pagare un aereo alla testimone del caso Olgettine.

La papi girl Skorkina rifiuta di tornare per deporre sulle accuse a Giovanna Rigato. I figli del Cavaliere valutano se pagare un aereo alla testimone del caso Olgettine.

"Sono in Thailandia, non torno in Italia, se volete possiamo fare una videochiamata su WhatsApp". Così ha risposto alla convocazione della Procura di Monza Raissa Skorkina, una delle papi girl ritenute le Olgettine di Silvio Berlusconi. La russa è chiamata a testimoniare al processo che vede l’ex concorrente del Grande Fratello Giovanna Rigato (foto) imputata di tentata estorsione ai danni dello scomparso senatore di Forza Italia per avergli chiesto 1 milione di euro, in un incontro nella villa di Arcore, lamentando pregiudizi di immagine patiti per essere stata coinvolta nei processi. Alla risposta della Skorkina, considerato che una videochiamata sull’app di messaggeria non presenta le garanzie previste dalle legge dell’identificazione del testimone attraverso un pubblico ufficiale, il pm Alessio Rinaldi ha rinunciato alla testimonianza, su cui ha insistito invece l’avvocato Corrado Viazzo che rappresenta come parti civile gli eredi di Silvio Berlusconi, secondo cui la Skorkina "è la testimone più importante, perché ha vissuto il fatto contestato".

Il legale ha ipotizzato di sentire la ex Olgettina con un collegamento via Teams, mezzo previsto dalla riforma Cartabia e utilizzato dai tempi del Covid. I giudici monzesi hanno quindi dato mandato alla difesa di parte civile di contattare la Skorkina. L’avvocato ha anche riferito che chiederà ai suoi clienti se intendano pagare alla testimone il viaggio fino a Monza. Si torna in aula a metà marzo. L’avvocato che difende la Rigato, Stefano Gerunda, ha invece intenzione di chiamare a testimoniare Ruby, che ha dato il nome all’inchiesta sulle Olgettine finita poi con l’assoluzione del Cavaliere. La Rigato è accusata di avere chiesto a Berlusconi prima 500mila euro, poi diventati 1 milione di euro, in un incontro nella villa di Arcore del Cavaliere, che già le versava 2-3mila euro al mese. Berlusconi si era costituito parte civile al dibattimento ma per due volte aveva ‘snobbato’ i giudici monzesi. Alla prima udienza con problemi di salute, spingendo il pm a ribattere che quei problemi non gli impedivano però di recarsi a vedere le partite della sua squadra Monza calcio allo stadio. La seconda volta l’impossibilità a presentarsi era stata giustificata dal suo ruolo di senatore. Il Tribunale lo aveva riconvocato perché i giudici volevano sentire dalle sue parole in quale modo si fosse sentito minacciato dall’imputata. Ma nel frattempo il Cavaliere è deceduto. Ora al suo posto gli eredi.