ANTONIO CACCAMO
Cronaca

Dalla biancheria dei re a case e discount: le ruspe riscrivono la storia dell’ex Frette

Concorezzo, demolita la vecchia fabbrica. Al suo posto un quartiere di 26mila metri

FUTURO Gli operai al lavoro nell’area fra l’ex dogana e la strada provinciale Monza-Trezzo: sarà realizzato anche un parcheggio pubblico

Monza, 15 gennaio 2018 - Dove una volta i telai filavano la biancheria di re, regine, papi e grandi alberghi, navi come il Titanic e treni come l’Orient Express, gli operai stanno tirando su un discount del marchio Aldi, gigante tedesco della grande distribuzione. Sarà pronto per la primavera. Aldi ha già messo base a Verona mentre sul sito internet della società è partita la ricerca degli immobili. Oltre a questo di Concorezzo, un secondo market sarà aperto Rovereto, in Trentino. La vecchia fabbrica è stata buttata giù dalle ruspe per fare posto ad un nuovo quartiere fatto di negozi e case. L’operazione vale più di 10 milioni di euro e interessa un terreno di 26mila metri quadrati disteso tra l’ex dogana e la provinciale Monza-Trezzo.

Si comincia costruendo il piazzale, i parcheggi e 4 negozi: un discount, un locale McDonald’s con la formula on the road del McDrive, uno store di detersivi e casalinghi e un altro di prodotti per animali. Sarà poi la volta delle 4 palazzine, ciascuna di 5 piani. In tutto 85 appartamenti, costruiti dalla bergamasca Edilpalosco. In piedi è rimasta solo la cosiddetta “stecca” della vecchia filanda, costruita alla fine del 1800 dall’imprenditore francese Edmond Frette, adibendola alla vendita a domicilio con catalogo. La sede fu ampliata nel 1886 e divenne una tessitura. Fu il terzo stabilimento brianzolo dopo quello di Monza, adibito a candeggio, e quello di Sovico. La parte nobile, la stecca, comprende mille metri quadrati di uffici e sale di rappresentanza e diverrà di uso pubblico: «Entro 18 mesi faremo sapere all’impresa come vogliamo utilizzarli, così che possa ristrutturarli», ha spiegato il sindaco Riccardo Borgonovo. Per farne cosa? «Vorremmo deciderlo insieme alla minoranza nella commissione edilizia». Le idee: spazi di co-working, sede museale, piccoli negozi, incubatrice di start up, sede dell’Archivio storico. «Avremo un recupero misto – racconta Borgonovo – con le attività commerciali che garantiranno entrate pubbliche certe negli anni». I nuovi negozi porteranno 50 posti di lavoro, «avranno la precedenza i giovani di Concorezzo. Abbiamo l’accordo che le candidature per le assunzioni saranno vagliate dallo sportello lavoro comunale».

La storia di Frette, marchio del lusso italiano. comincia a Grenoble, in Francia, nel 1860 quando Edmond Frette fondò la prima società “Frette, Payre et Chaboud”. Cinque anni dopo, Monsieur Frette si trasferì in Brianza, per avviare lo storico stabilimento di tessitura di Concorezzo insieme a due nuovi soci italiani, Giuseppe Maggi e Carlo Antonietti. È del 1878 il primo negozio di Milano, in via Manzoni. L’azienda divenne nel 1880 fornitore ufficiale della famiglia reale italiana. Negli anni successivi più di 500 dinastie nobiliari europee le commissionarono la realizzazione di biancheria esclusiva. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 i suoi corredi aristocratici hanno abbellito la Basilica di San Pietro, gli alberghi George V, Ritz di Parigi, Savoy di Londra, Cipriani di Venezia e Mayfair Regent di New York.