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Parla una donna vittima di un furto in pieno giorno: "Il mio cane narcotizzato e io sono caduta dalle scale"
Il suo cane, e hanno cominciato a mettere a soqquadro l’appartamento, stanza per stanza, afferrando tutto quello che potesse avere un valore, dai gioielli ai ricordi di famiglia ai contanti.
Furto choc in pieno giorno quello avvenuto mercoledì scorso in un appartamento del centro storico di Monza.
Lo sfogo che arriva dalle parole della signora Nada L. è un pugno.
Un po’ come il pugno che lei stessa ha ricevuto da una delle due ladruncole che si è ritrovata in casa l’altro giorno.
"Monza è una città sicura? No, non lo è. Perché ti può capitare di tornare dal lavoro alle 2 del pomeriggio, in un condominio di otto piani in pieno centro e trovare la porta aperta, pensare che dentro ci sia tua figlia che è tornata prima e vuole farti una sorpresa e invece entri e trovi due zingarelle che stavano facendo “il loro lavoro”...".
Lo sfogo comincia così, con queste parole.
"Mi doveva insospettire il fatto che Tauriel, la nostra cagnolina, un meticcio di taglia media che abbaia a tutto e a tutti, questa volta era silenziosa. È un cane speciale, il suo nome è ispirato a un elfo de Lo Hobbit, normalmente conosce rumori e odori, intuisce in anticipo se stiamo tornando a casa. Mercoledì scorso però è rimasta ferma e zitta. Ho pensato appunto che in casa ci fosse mia figlia e il cane fosse tranquillo per quello...".
Non era così.
"E invece aprendo la porta che era socchiusa (non mi ero accorta che fosse stata scassinata) mi sono trovata di fronte a un’estranea, una ragazzina che con una complice stava rubando. Vedendo che si trattava di due ragazzine ho cercato di fermarle ma è stato tutto inutile, erano comunque più forti".
Ne è scaturita una colluttazione
"Ho combattuto con tutte le mie forze, mi sono presa un pugno in faccia, intanto chiamavo il mio cane ma non veniva fuori e non faceva un verso. Ho provato a inseguirle ma sono caduta giù dalle scale".
Tutta pesta, Nada ha chiamato subito il 112 e in pochi minuti sono arrivati i carabinieri, "e lì il mio cane ha abbaiato, si stava evidentemente già riprendendo. Poi la corsa in ospedale "a controllare che non avessi nulla di rotto, ma per fortuna me la sono cavata con qualche contusione ed escoriazione".
Poi il giro delle stanze, "la scoperta che mancavano i risparmi di mia figlia che fa qualche lavoretto, 200 euro, e un paio di anelli e orecchini". Nulla di troppo prezioso, per fortuna.
E una considerazione amara:
"Morale della favola, Monza non è una città sicura e neanche casa tua è più un luogo sicuro. Per fortuna la mia cagnolina era solo un po’ stordita e io me la sono cavata con qualche contusione, qualche ricordo portato via e tanta rabbia dentro. Erano già stati a rubare a casa di una vicina qualche mese fa ma finché non capita a te non ti rendi conto di cosa voglia dire. Sullo stipite della porta di casa ho trovato dei segni, forse può essere una mia fisima del momento ma chissà... intanto faremo rifare la porta per blindarla ancora di più".
Un ultimo giallo, su un letto c’erano degli escrementi, forse del cane spaventato, "forse no... comunque ho buttato tutto a lavare".